mercoledì 14 aprile 2010

MA COSA STA SUCCEDENDO? COMINICANO A SGRETOLARSI LE AMMINISTRAZIONI ROSSE CHE PAREVANO INOSSIDABILI

Brucia (e tanto) la sconfitta di Mantova, ultima roccaforte rossa in Lombardia, Ma fanno male anche le sconfitte a Vibo Valentia, a Tivoli, da dodici anni governata dal centrosinistra, a San Giovanni in Fiore, altro comune calabrese da sempre in mano alla sinistra, a Comacchio, che nella storia dellaRepubblica ha sempre conosciuto sindaci di sinistra. Per non parlare della batosta a Pomigliano d’Arco, sede degli stabilimenti Fiat, culla di tante lotte operaie e perciò cara a un Pd che vuole essere il partito del lavoro. 
Qui non si tratta d’una semplice alternanza tra due schieramenti contrapposti: è un sistema di potere che comincia a sgretolarsi. La durata nel tempo delle amministrazioni rosse, che paiono inossidabili, non è dovuta a una migliore capacità di gestione, come la propaganda ha cercato di farci credere per decenni, né tutto si può ridurre alla vischiosità del voto ideologico, con i compagni che non capiscono ma si adeguano.
Nelle regioni e province in cui hanno governato stabilmente, il vecchio Pci prima e i suoi eredi poi si sono impadroniti dell’intera società civile, grazie alla presenza del partitone in tutti gli snodi vitali, dalle associazioni di categoria fino all’ultimo circolo Arci di ballo liscio e poi alle banche e financo al volontariato. Il principale strumento di controllo è rappresentato dal sistema delle cooperative, attraverso le quali passa l’intera spesa pubblica, senza che nessun altro possa allungare la mano, a meno che intenda farsela mozzare.
Che Pdl e Lega siano riusciti a imporsi appare quindi come una ribellione contro una nomenklatura pervasiva.
Gli storici spiegano che i momenti di espansione cominciano dal centro e s’irraggiano verso la periferia, mentre quelli di crisi compiono il cammino inverso.
Così, un potere radicato nell’Italia appenninica mostra finalmente vistosi segni di cedimento
Se le rendite di posizione verranno meno, anche il Pd dovrà rassegnarsi a diventare un partito come tutti gli
altri, che a ogni tornata elettorale sono costretti a cercarsi i voti con i loro uomini e i loro programmi; quando gli uni e gli altri non convincono, si resta a bocca asciutta.

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