martedì 24 luglio 2012

CE LA FAREMO AD ELIMINARE LE PROVINCE: ROMAGNA PROVINCIA UNICA, DIFFICOLTA’


                     La sede della Provincia di Forlì-Cesena in via Bovio (Ravaglia)

di Andrea Alessandrini. Cesena, 22 luglio 2012 - NELLA PROVINCIA Unica di Romagna — nuovo scenario (pressoché) certo dopo la delibera approvata dal consiglio dei Ministri giovedì scorso con i nuovi parametri demografici e di estensione territoriale (ma i territori dovranno integrarsi in un processo che non si prospetta semplice) — si uniranno d quelle di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna. Una svolta istituzionale di portata storica. La popolazione residente in Provncia di Forlì-Cesena al 31 agosto 2011 era di 396966 residenti, superiore alla soglia di 350mila, ma l’estensione territoriale (2376,8 km quadrati) è inferiore, pertanto non sussitono entrambi i parametri indispensabili per mantenere l’attuale Provincia. Detto questo, quali saranno i tempi della nascita della provincia unica di Romagna? E ancora: che fine faranno i 488 dipendenti della Provincia di Forlì-Cesena, 70 dei quali trovano posto nella nuova sede di viale Bovio inaugurata a marzo e acquistata già nel 2007 dalla Provincia? I tempi al momento non sono stimabili. Con le nuove soglie di 2500 km quadrati e 350mila residenti anche Ferrara e Modena, oltre Bologna e Parma, sono in grado di conservare la attuale provincia. Le altre dovranno accorparsi. Il Cal, coordinamento delle autonomie locali avrà tempo 40 giorni per presentare una proposta di accorpamento al Governo dopodiché dovrà essere acquisito il parere della Regione. A questo punto l’esecutivo avrà 20 giorni per varare la proposta definitiva e sottoporla al dibattito parlamentare.  Sull’eventuale sede della nuova Provincia unica di Romagna, è fin


d’ora scontato che sarà un nodo difficile da sciogliere con Ravenna e Rimini che premono forte per ottenerla e Forlì-Cesena che rischia di finire come il vaso di coccio tra quelli di ferro di manzoniana memoria. Il consiglio della nuova Provincia unica, stando al decreto governativo, sarà composto di 16 membri e potranno farvi parte sindaci o consiglieri. Quanto alla sorte dei 488 dipendenti della Provincia di Forlì-Cesena, lo scenario è tutto da verificare. «Nessuno perderà il posto e verrà licenziato — ci dice il presidente della Provincia Massimo Bulbi —. Eventuali trasferimenti ad altro ente dipenderanno dalle funzioni che resteranno in capo alla nuova provincia unica (dovrebbero essere ambiente, viabilità e trasporti, ndr ) e da quelle che verranno trasferite ai Comuni, stando al decreto governativo. Ma il nodo politico, al di là di tutto, resta un altro e irrisolto. Ed è quello che il sottoscritto sta sottolineando da molto tempo: le Province servono o no? E se non servono perché non sono state abolite?».Ma la nuova Provincia unica della Romagna è una scelta felice? «È la strada più logica visto che stiamo ragionando da tempo nell’ottica di Area Vasta — risponde Bulbi — ma occorrerà integrare bene i territori». 

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