GALASSINI NON HA PARTECIPATO AL VOTO ED E’ USCITO DALL’AULA
Il consiglio provinciale ha
approvato a maggioranza un ordine
del giorno per l’accorpamento della Provincia di Ravenna in ambito romagnolo
presentato dai capigruppo Tiziana Bandoli (Pd),
Massimo Mazzolani (Pdl) e dal
consigliere Paolo Pirazzini (Pd). Contraria la Lega Nord. Astenuti i
gruppi Fds e Sel. Non ha votato il presidente del consiglio provinciale Gabriele
Rossi (Idv), e Vincenzo Galassini
(Pdl) è uscito dall’aula. Il presidente della Provincia Claudio Casadio ha
aperto la seduta: «È opportuno e istituzionalmente corretto che il consiglio si
pronunci sull’ipotesi di riordino territoriale delle Province. Questa è la
posta in gioco adesso. I tempi sono davvero stretti. Siamo dunque chiamati a
compiere una scelta storica alla quale non possiamo e non dobbiamo sottrarci.
Tutto il resto – quante e quali funzioni, governo di primo o secondo grado,
potrà essere discusso poi e potrà cambiare in corso d’opera – ma il riordino
territoriale su cui dobbiamo pronunciarci oggi disegnerà il profilo dei nostri
territori per i prossimi decenni. La massa critica delle nostre politiche ha
come riferimento l’area vasta romagnola; i Sindaci e tutte le forze economiche
e sociali che abbiamo consultato nei giorni scorsi hanno espresso consenso
unanime all’ipotesi di accorpamento delle province romagnole. Un passaggio,
questo, che non è ostativo rispetto all’idea di una regione Romagna. Abbiamo
registrato una grande coesione che non è un dato scontato e che ci deve indurre
a non subire il cambiamento ma a governarlo. La revisione degli ambiti
provinciali si farà comunque, giusto o sbagliato che la si giudichi, dobbiamo
esserne protagonisti, trasformando un vincolo in un’opportunità di cambiamento
positivo».
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