LA REGIONE NON RISPETTA LE LEGGE (D.L.1000 PROROGHE ) I CONSORZI
DEI PARCHI NON DEVONO ESISTERE. COME HA
FATTO CON LE COMUNITA’ MONTANE, CHE
DOVEVANO ESSERE TOLTE, LE HA FINANZIATE. ALLA FACCIA DEI RISPARMI
Con i voti a
favore della maggioranza, e quelli contrari di Udc, Pdl e Lega Nord, il
consiglio provinciale ha approvato la delibera con la quale la Provincia
trasferisce all'Ente per la gestione del Parchi e della Biodiversità - Delta
del Po; e all'Ente per la gestione del Parchi (Vena del Gesso fatto in aree
private sopra la testa dei resdienti) e della Biodiversità - Romagna, le
proprie funzioni in materia di aree regionali protette e siti della Rete Natura
2000. Con lo stesso atto, la Provincia trasferisce anche il contributo per la
gestione delle piccole aree protette della Regione Emilia-Romagna, pari a
50.000 euro annui all'Ente 'Delta del Po'; e in comodato d'uso gratuito
all'Ente 'Romagna' il Bat detector Peterson UD D 1000x e la Centralina meteo Digiteco,
acquistati con il finanziamento del programma transfrontaliero Italia-Slovenia
"Climaparks". In ogni caso la Provincia manterrà una serie di
funzioni che vanno dall'approvazione dei bilanci dei due Enti, parteciperà
all'attuazione dei progetti di sviluppo e approverà i Piani territoriali;
esprimerà il proprio parere sui regolamenti dei Parchi e delle Riserve naturali
e continuerà a erogare la propria quota annuale per la gestione.
Difficile attuare la volontà del Governo ”i parchi regionali
devono rispettare le disposizioni contenute nella Finanziaria del 2010, che
prevedeva la soppressione solo dei consorzi costituiti da enti locali che
svolgevano funzioni amministrative” . «Ma la Regione Emilia Romagna,
sostenendo che nessuna legge del Governo deve imporre a Comuni, Province o
Regioni limiti nelle materie affidate agli enti locali, può
istituire nuovi enti e assegnare ad essi la gestione dei parchi. La
Regione la stessa operazione l’ha fatta già con le ex Comunità Montane, che
dovevano essere eliminate, ma le ha trasformate in “Unione dei Comuni”, senza
alcun risparmio e portando alcune spese dello Stato a carico della Regione
Emilia Romagna. La Regione Emilia Romagna protesta per avere altri soldi,
cominci a risparmiare, ricordiamoci che l’Agenzia Moody’s declassa per i troppi
debiti l’Italia e le Regioni, il debito pubblico ha raggiunto quasi i
duemilioni di miliardi e noi continuiamo come se nulla fosse.
Finirà così anche con le Province, che Berlusconi aveva promesso di
togliere Regioni. Alla fine rimarrà tutto come prima? Speriamo di no.
Nessun commento:
Posta un commento