mercoledì 18 luglio 2012

E IO PAGO: PASSAGGIO DI FUNZIONI FRA PROVINCIA ED ENTI GESTIONI PARCHI (VENA DEL GESSO)


LA REGIONE NON RISPETTA LE LEGGE (D.L.1000 PROROGHE ) I CONSORZI DEI PARCHI NON DEVONO ESISTERE.  COME HA FATTO  CON LE COMUNITA’ MONTANE, CHE DOVEVANO ESSERE TOLTE, LE HA FINANZIATE. ALLA FACCIA DEI RISPARMI
Con i voti a favore della maggioranza, e quelli contrari di Udc, Pdl e Lega Nord, il consiglio provinciale ha approvato la delibera con la quale la Provincia trasferisce all'Ente per la gestione del Parchi e della Biodiversità - Delta del Po; e all'Ente per la gestione del Parchi (Vena del Gesso fatto in aree private  sopra la testa dei resdienti) e della Biodiversità - Romagna, le proprie funzioni in materia di aree regionali protette e siti della Rete Natura 2000. Con lo stesso atto, la Provincia trasferisce anche il contributo per la gestione delle piccole aree protette della Regione Emilia-Romagna, pari a 50.000 euro annui all'Ente 'Delta del Po'; e in comodato d'uso gratuito all'Ente 'Romagna' il Bat detector Peterson UD D 1000x e la Centralina meteo Digiteco, acquistati con il finanziamento del programma transfrontaliero Italia-Slovenia "Climaparks". In ogni caso la Provincia manterrà una serie di funzioni che vanno dall'approvazione dei bilanci dei due Enti, parteciperà all'attuazione dei progetti di sviluppo e approverà i Piani territoriali; esprimerà il proprio parere sui regolamenti dei Parchi e delle Riserve naturali e continuerà a erogare la propria quota annuale per la gestione. Difficile attuare la volontà del Governo  ”i parchi regionali devono rispettare le disposizioni contenute nella Finanziaria del 2010, che prevedeva la soppressione solo dei consorzi costituiti da enti locali che svolgevano funzioni amministrative” . «Ma la Regione Emilia Romagna, sostenendo che nessuna legge del Governo deve imporre a Comuni, Province o Regioni limiti nelle materie affidate agli enti locali,  può  istituire nuovi enti e assegnare ad essi la gestione dei parchi.  La Regione la stessa operazione l’ha fatta già con le ex Comunità Montane, che dovevano essere eliminate, ma le ha trasformate in “Unione dei Comuni”, senza alcun risparmio e portando alcune spese dello Stato a carico della Regione Emilia Romagna. La Regione Emilia Romagna protesta per avere altri soldi, cominci a risparmiare, ricordiamoci che l’Agenzia Moody’s declassa per i troppi debiti l’Italia e le Regioni, il debito pubblico ha raggiunto quasi i duemilioni di miliardi  e noi continuiamo come se nulla fosse.  Finirà così anche con le Province, che Berlusconi aveva promesso di togliere Regioni. Alla fine rimarrà tutto come prima? Speriamo di no. 



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