giovedì 18 ottobre 2012

C’E’ LA FIDUCIA DEL SENATO AL DDL ANTI CORRUZIONE


IL BELLO CHE TUTTI DICHIARANO CHE NON SERVE A NULLA A COMINCIARE DAL PROCURATORE GRASSO!
Con 228 voti a favore, 33 contrari e 2 astenuti, il Senato ha dato la fiducia al Governo sul ddl anti corruzione. La legge era stata definita in giornata dal premier, Mario Monti, "uno strumento fondamentale per creare attrattività del Paese e crescita". "Finalmente la legge anti corruzione. Non se ne poteva più delle perdite di tempo", ha così commentato attraverso il suo profilo twitter il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. Dissenso invece da parte del senatore del Pdl, Carlo Giovanardi, che annunciando il suo voto contro il ddl, ha detto che "Non accetto che il Parlamento venga umiliato da voti di fiducia, quando, anche tornando alla Camera il testo, c'era tutta la possibilità di modifiche in aula”. Favorevole invece il commento del presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, secondo cui “Questa legge, tutta, anche nella parte cosi' trascurata dal dibattito pubblico, quella che riguarda la prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione e il sistema di incompatibilità e  incandidabilita', segna ci pare, e finalmente, uno scarto. E’ necessario approvare la legge anticorruzione per dare un segnale, ma poi non risolve i problemi. La corruzione è un accordo tra due persone, un corrotto e un corruttore. Finché non riusciremo a spezzare questo accordo non troveremo le prove della corruzione.”Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso boccia così la legge anticorruzione in discussione in Parlamento. Per essere davvero efficace ci sarebbe bisogno di più strumenti. “Non ci sono per chi collabora attenuanti, nessun premio o immunità – ha spiegato Grasso – c’è un aumento di pena ma favorisce il mantenimento dell’accordo. Io se rischio 5 anni di carcere non denuncio. Se ne rischio 8 ancora di più non denuncio. Poi c’è la concussione per induzione: se uno induce uno a farsi dare del denaro e poi viene punito anche chi quel denaro è stato costretto a darlo, la vittima viene in pratica punita insieme al concusso per induzione, è chiaro – ha concluso il procuratore nazionale antimafia – che la vittima non parlerà mai.” Questa mattina il ministro della Giustizia Paola Severino ha posto in aula al Senato la questione di fiducia sul maxi emendamento interamente sostitutivo del ddl anticorruzione. “Per quanto attiene alla corruzione consideriamo soddisfacente questo provvedimento", ha affermato il ministro. Il Guardasigilli ha affrontato anche le critiche relative alla mancanza di riferimenti al falso in bilancio, all'autoriciclaggio, ai tempi di prescrizione, al voto di scambio dichiarando: "C'è una diversità strutturale, sono reati diversi dalla corruzione”, rilevando inoltre che "la prescrizione è un istituto di carattere generale che deve riguardare tutti i reati". Quanto alla riforma dei reati societari, il ministro si è così espressa: "Ci deve essere, ma non può stare in questo provvedimento. Avremmo fatto una scelta scientificamente non corretta". L'aula del Senato voterà sul ddl anticorruzione due volte: la prima sarà il voto di fiducia sul maxi emendamento, con dichiarazioni di voto a partire dalle 17, e la seconda sulla "clausola di invarianza" che era stata già approvata in modo conforme da Camera e Senato e che proceduralmente non poteva essere "coperta" da un nuovo voto di fiducia a palazzo Madama. © - FOGLIO QUOTIDIANO


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