martedì 9 ottobre 2012

L’INSOPPORTABILE DOPPIEZZA DEL PD SU HERA INDIGNA 180 COMUNI


I PD, SI SON BEVUTI ACQUA E CERVELLO! I CITTADINI, DA UTENTI A UTONTI!

I 180 comuni che “controllano” (si fa per dire) il gruppo Hera , nei Consigli comunali il PD ha ratificato  l’incorporazione, la vendita di Acegas–Aps la multiutility veneto-giuliana che si occupa di acqua, rifiuti ed energia e così, dal prossimo gennaio l’acqua pubblica passerà sotto il controllo del colosso privato Hera. Ovviamente, il tutto avviene in barba alla democrazia: senza aprire un percorso di consultazione da parte di coloro che da cittadini sono stati trasformati in utenti e che poi, da utenti sono ridotti ad utonti. Quello che indigna, è che vogliono fa credere a coloro i quali Hera tratta da “utonti” ciò che in realtà è una trattativa affaristica verticista, per la privatizzazione dell’acqua e degli altri servizi pubblici locali. Privatizzazione che avviene illegalmente e incostituzionalmente in quanto tradisce il risultato referendario del 12 e 13 giugno 2011 e sbeffeggia la sentenza della Corte Costituzionale. Con non ultimo, il risultato di allontanare definitivamente i cittadini dalla possibilità di controllo e decisione sui beni comuni, che è un operazione di pubblica utilità. La cessione delle quote dell’azienda giuliano-veneta da parte dei comuni di Padova e Trieste, pur consapevoli di bruciare i mobili per scaldare la casa, costituiscono una vera e propria boccata d’ossigeno per le loro casse. Infatti, oltre al 5% delle azioni del nuovo colosso, Hera verserà ad ognuno dei comuni, circa 3,5 mln. Nella “nuova” Hera, entrerà anche la Cassa depositi e prestiti. Si stima un fatturato di oltre 4 mld di euro annui. Abbastanza per lasciare le famiglie meno abbienti senza acqua luce o gas e sufficienti per compensi per:
Maurizio Chiarini (Amministratore Delegato) 518.243 euro 
Tomaso Tommasi di Vignano (Presidente) 475.836 euro
Roberto Barilli (Direttore Generale Operations Hera Spa) 422.234 euro
Stefano Venier (Direttore Generale Sviluppo e Mercato Hera Spa) 419.388 euro
Giorgio Razzoli (Vice Presidente) 111.275 euro.
La mercenaria operazione avviene tramite l’appoggio di quei partiti che solo poco più che un anno fa, hanno aderito alla battaglia referendaria.

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