sabato 27 ottobre 2012

PAGATI DA DIRIGENTI MA SENZA LAURA. EMILIA, IL VIZIETTO DEL PARTITO.


INDAGATO ANCHE L’EX PARLAMENTARE (on.le e Sen.)  SINDACO DI IMOLA PCI SOLAROLI
BOLOGNA – Dall'indagine per truffa nella quale è coinvolta l'assistente storica del segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani emerge una continuità interessante. L'accusa sostiene che Zoia Veronesi, il nome dell'assistente, continuava a essere pagata dalla Regione Emilia Romagna anche se lavorare per Bersani. E così i Pm hanno aperto un fascicolo dopo un esposto del deputato di Fli Enzo Raisi e del consigliere comunale Pdl Michele Facci. Ma emerge che il suo ruolo di dirigente istituito ad hoc nel 2008 dalla Regione non poteva essere tale per legge perché la segretaria non ha una laurea, titolo obbligatorio almeno dal 2001 per i “dirigenti professional”. Come fa la segretaria di Bersani a diventare dirigente nel 2008 se non ha la laurea? Nell'inchiesta è indagato per abuso d'uffico anche l'ex Capo di Gabinetto di Errani Bruno Solaroli ex on.le PD e sindaco di Imola.. Lo stesso particolare è emerso in un'inchiesta giornalistica condotta da Affaritaliani sul Capo di Gabinetto del sindaco di Bologna Virginio Merola, Marco Lombardelli. Anche lui in possesso addirittura solo della terza media svolgeva l'incarico al Comune di Bologna con un contratto di categoria D ma senza possedere la laurea, in questi casi obbligatoria. Entrambi, sia Zoia Veronesi che Marco Lombardelli sono dei funzionari e dipendenti del Pd. Dopo l'inchiesta giornalistica Lombardelli si è dimesso. E dopo diversi esposti la Corte dei Conti sta indagando per valutare l'eventuale danno erariale. Nel caso dell'assistente di Bersani il contratto è stato siglato dal Capo di Gabinetto di Errani Bruno Solaroli. La giunta Errani avrà pensato che non fosse un fatto importante visto che neanche il presidente in persona Vasco Errani è in possesso della laurea. Lui stesso dalla seconda metà del 1993 al 1995 svolse il ruolo di dirigente presso la Presidenza della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna (prima di diventare presidente della Regione). Ma allora non era per il nostro codice un reato. Resta solo l'abitudine anche se sono cambiate le leggi? Difficile da capite. Dopo l'inchiesta sulla segretaria di Bersani il ruolo del presidente Errani potrebbe diventare ancora più vacillante. Il prossimo 7 novembre i giudici dovranno decidere se accogliere la richiesta della Procura di Bologna di rinviarlo a giudizio per falso. L'inchiesta a suo carico è dovuta a un finanziamento anomalo di 1 milione di euro della regione al fratello Giovanni. Il presidente Vasco Errani si è dichiarato innocente.

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