giovedì 25 ottobre 2012

SENTENZA TERREMOTO L’AQUILA, “PERICOLI ANCHE A BRISIGHELLA


IL TRIBUNALE DI RAVENNA –AFFERMA GALASSINI PDL-, HA PRESCRITTO IL REATO PER IL SUPERAMENTO DEI TERMINI MA NELLA REALTA’ TUTTI I PERICOLI PER I RESIDENTI SONO QUELLI DEL 2002”.

Il Consigliere Provinciale del Pdl, Vincenzo Galassini, ha presentato un'interrogazione al Consiglio Provinciale di Ravenna per sapere se intende sollecitare la Regione, la Protezione civile Regionale, i vigili del fuoco per eliminare i pericoli per residenti di Brisighella nel centro storico Palazzo ex Poste. "Tutte le segnalazioni, le denunce, le interrogazioni non hanno ricevuto risposta, in merito non hanno avuto attuazione", ha evidenziato Galassini. "Il Tribunale di Ravenna - ricorda l'esponente del centrodestra -. ha prescritto il reato per il superamento dei termini ma nella realtà tutti i pericoli per i residenti nel fabbricato e chi circola nelle vie adiacenti sono quelli del 2002. In un momento di "spending review" recuperare i fondi per il danno è anche una risorsa finanziaria per il comune di Brisighella".






SENTENZA TERREMOTO DELL’AQUILA: BRISIGHELLA LE DIMENTICANZE E LE  RESCRIZIONI, INEVASE DA DIECI ANNI NON TOLGONO IL PERICOLO PER I RESIDENTI E GLI ABITANTI .
Premesso: Il 4 maggio 2002 fu segnalata al comune di Brisighella e al Tribunale di Ravenna “la sopraelevazione di un piano a un fabbricato, in pieno centro storico, di fronte al Palazzo comunale e alla finestra del Sindaco di Brisighella Sangiorgi Cav. Cesare, il tutto realizzato al di fuori delle norme urbanistiche e sismiche”; Il 7 settembre 2009 fu segnalata al nuovo sindaco di Brisighella Missiroli, al segretario comunale, ai consiglieri, la richiesta di prendere urgenti iniziative per tutelare gli interessi economici del Comune di Brisighella, la sicurezza dei cittadini, e, le risorse finanziarie comunali per il “PALAZZO ex POSTE". “Il palazzo è stato sopraelevato abusivamente. L’amministrazione a conoscenza dei fatti (vedi lettera comandante vigili) non ha mai preso provvedimenti. Il Tribunale di Ravenna passati cinque anni dalla denuncia, ha considerato il reato esistente ma prescritto. Il reato quindi rimane anche se prescritto penalmente. Le inottemperanze amministrative sono comunque da prendere come indicato nell’esposto al Sindaco in data 15 ottobre 2009. E’ necessario garantire i cittadini di Brisighella, per non creare un caso come quello della “Casa della Gioventù” all’Aquila che tutti sapevano e nessuno è intervenuto in anticipo”. Il 29 novembre 2009 fu data l’assicurazione scritta che il problema sarebbe stato esaminato, in realtà nessun provvedimento fu preso;  Il 24 giugno 2011 fu inviato un nuovo sollecito con raccomandata; Il 24.6.2011 in un’interpellanza il consigliere regionale Gianguido Bazzoni scrisse: "La Regione Emilia-Romagna, assieme alla Protezione civile nazionale, del Cnr-Igag, darà vita a un progetto sperimentale di valutazione del rischio sismico a supporto della pianificazione urbanistica". Un progetto assolutamente interessante che vedrà coinvolti i Comuni di Faenza, Brisighella……………Ritengo infatti che sarebbe altrettanto utile che si verifichi anche la stabilità di quegli edifici che sono stati costruiti al di fuori delle norme urbanistiche e sismiche, mi viene in mente ad esempio il caso della sopraelevazione di un edificio in centro a Brisighella di fronte al Palazzo comunale. ".  La sentenza di ieri sul terremoto del Tribunale dell’Aquila fa nuovamente riflettere;  Preso atto: Che nessuno ha preso alcun provvedimento o ha dato risposta in merito alla questione. CHIEDO  che la Provincia di Ravenna, che tra le sue competenze annovera la Protezione Civile, prima dello scioglimento, prenda i provvedimenti necessari al fine di tutelare i residenti di Brisighella, perché tutte le segnalazioni, le denunce, le interrogazioni non hanno ricevuto risposta, ma nella sostanza rimangono tutti i pericoli per i residenti nel fabbricato e per chi circola nelle vie adiacenti, di concerto con la Regione Emilia-Romagna, la Prefettura ed i Vigili del Fuoco. In un momento come questo è doveroso che si richiedano i danni a chi li ha arrecati. per far valere il principio della responsabilità e dell’equità altrimenti in uno stato di totale latitanza delle istituzioni si può tranquillamente sostenere che siamo di fronte ad un condono edilizio di fatto. Il Consigliere Provinciale Vincenzo Galassini


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