“IL TRIBUNALE DI RAVENNA –AFFERMA GALASSINI PDL-, HA PRESCRITTO IL REATO PER IL SUPERAMENTO DEI TERMINI MA NELLA REALTA’ TUTTI I PERICOLI PER I RESIDENTI SONO QUELLI DEL 2002”.
Il Consigliere Provinciale del Pdl, Vincenzo
Galassini, ha presentato un'interrogazione al Consiglio Provinciale di Ravenna
per sapere se intende sollecitare la Regione, la Protezione civile Regionale, i
vigili del fuoco per eliminare i pericoli per residenti di Brisighella nel
centro storico Palazzo ex Poste. "Tutte le segnalazioni, le denunce, le
interrogazioni non hanno ricevuto risposta, in merito non hanno avuto attuazione",
ha evidenziato Galassini. "Il Tribunale di Ravenna - ricorda l'esponente
del centrodestra -. ha prescritto il reato per il superamento dei termini ma
nella realtà tutti i pericoli per i residenti nel fabbricato e chi circola
nelle vie adiacenti sono quelli del 2002. In un momento di "spending
review" recuperare i fondi per il danno è anche una risorsa finanziaria
per il comune di Brisighella".
SENTENZA
TERREMOTO DELL’AQUILA: BRISIGHELLA LE DIMENTICANZE E LE RESCRIZIONI, INEVASE DA DIECI ANNI NON TOLGONO
IL PERICOLO PER I RESIDENTI E GLI ABITANTI .
Premesso: Il 4 maggio 2002 fu segnalata al comune di Brisighella
e al Tribunale di Ravenna “la sopraelevazione di un piano a un fabbricato, in
pieno centro storico, di fronte al Palazzo comunale e alla finestra del Sindaco
di Brisighella Sangiorgi Cav. Cesare, il tutto realizzato al di fuori delle
norme urbanistiche e sismiche”; Il 7 settembre 2009 fu segnalata al nuovo
sindaco di Brisighella Missiroli, al segretario comunale, ai consiglieri, la
richiesta di prendere urgenti iniziative per tutelare gli interessi economici
del Comune di Brisighella, la sicurezza dei cittadini, e, le risorse
finanziarie comunali per il “PALAZZO ex POSTE". “Il palazzo è stato sopraelevato
abusivamente. L’amministrazione a conoscenza dei fatti (vedi lettera comandante
vigili) non ha mai preso provvedimenti. Il Tribunale di Ravenna passati cinque
anni dalla denuncia, ha considerato il reato esistente ma prescritto. Il reato
quindi rimane anche se prescritto penalmente. Le inottemperanze amministrative
sono comunque da prendere come indicato nell’esposto al Sindaco in data 15
ottobre 2009. E’ necessario garantire i cittadini di Brisighella, per non
creare un caso come quello della “Casa
della Gioventù” all’Aquila che tutti sapevano e nessuno è intervenuto in
anticipo”. Il 29 novembre 2009 fu data l’assicurazione scritta che il
problema sarebbe stato esaminato, in realtà nessun provvedimento fu preso; Il 24 giugno 2011 fu inviato un nuovo
sollecito con raccomandata; Il 24.6.2011 in un’interpellanza il consigliere
regionale Gianguido Bazzoni scrisse: "La Regione Emilia-Romagna ,
assieme alla Protezione civile nazionale, del Cnr-Igag, darà vita a un progetto
sperimentale di valutazione del rischio sismico a supporto della pianificazione
urbanistica". Un progetto assolutamente interessante che vedrà coinvolti i
Comuni di Faenza, Brisighella……………Ritengo
infatti che sarebbe altrettanto utile che si verifichi anche la stabilità di
quegli edifici che sono stati costruiti al di fuori delle norme urbanistiche e
sismiche, mi viene in mente ad esempio il caso della sopraelevazione di un
edificio in centro a Brisighella di fronte al Palazzo comunale. ".
La sentenza di ieri sul terremoto del
Tribunale dell’Aquila fa nuovamente riflettere; Preso atto: Che nessuno ha preso
alcun provvedimento o ha dato risposta in merito alla questione. CHIEDO che la Provincia di Ravenna,
che tra le sue competenze annovera la Protezione Civile ,
prima dello scioglimento, prenda i provvedimenti necessari al fine di tutelare
i residenti di Brisighella, perché tutte le segnalazioni, le denunce, le
interrogazioni non hanno ricevuto risposta, ma nella sostanza rimangono tutti i
pericoli per i residenti nel fabbricato e per chi circola nelle vie adiacenti,
di concerto con la Regione Emilia-Romagna ,
la Prefettura
ed i Vigili del Fuoco. In un momento come questo è doveroso che si richiedano i
danni a chi li ha arrecati. per far valere il principio della responsabilità e
dell’equità altrimenti in uno stato di totale latitanza delle istituzioni si
può tranquillamente sostenere che siamo di fronte ad un condono edilizio di
fatto. Il Consigliere Provinciale Vincenzo Galassini
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