giovedì 4 ottobre 2012

ECCO LA PROVINCIA ROMAGNA


L’EMILIA TORNA AI TEMPI DEI DUCATI E LA ROMAGNA DIVENTA VISIBILE

Arriva un passo in avanti sulla strada della provincia unica romagnola: ieri il Comitato delle autonomie locali, che raggruppa gli enti amministrativi della regione, ha dato parere positivo a uno schema di riordino delle Province, che comprende anche l’unione di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. La proposta è stata approvata senza voti contrari, solo con alcune astensioni, tutte di parte emiliana: sembra insomma che anche i dubbi riminesi siano stati, per ora, messi da parte. «Il parere del Cal è ampiamente condiviso — commenta il presidente della Provincia Claudio Casadio — e la Regione lo farà suo. Da qui inizia il percorso per costruire un vero sistema istituzionale, sulla base delle leggi che dovranno essere approvate: il quadro normativo è ancora incerto ». Inizialmente, infatti, il decreto sulla revisione di spesa assegnava ai nuovi enti le sole competenze su trasporti, viabilità e ambiente, a cui è stata aggiunta l’edilizia scolastica. Tutto il resto dovrebbe passare ai Comuni e alle Regioni. Si tratta di aspetti importanti anche per chi, nell’ente di piazza dei Caduti, ci lavora: la Provincia conta 461 dipendenti, divisi in nove unità organizzative. In teoria dovrebbero ‘migrare’ i dipendenti dei settori cultura, formazione e politiche agricole, e parte dei lavoratori delle altre unità. Ma molto resta ancora da stabilire. «Alcune politiche non possono essere rinchiuse in ambito municipale, ma richiedono una scala più ampia — dice Casadio —. Penso, ad esempio, all’agricoltura, alla sanità, al turismo ». Fonte Il Resto del Carlino

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