martedì 25 giugno 2013

BAZZONI: “ABNORME E GROTTESCA SONO LE UNICHE PAROLE CHE POSSONO DEFINIRE UNA SENTENZA GIA’ DECISA DA 2 ANNI CONTRO BERLUSCONI”




E’ un enorme sconforto che ci prende nel vedere com’è ridotta la Giustizia e la convivenza civile nel nostro Paese, a seguito della sentenza annunciata contro Berlusconi sul caso Ruby. Una sentenza che ribalta tutte le risultanze processuali, in cui era palese a tutti come: non vi fosse il reato, non vi fosse la parte lesa, non vi fosse il movente, non vi fossero i riscontri, non vi fossero testimonianze accusatorie di reati, non vi fossero documenti se non pezzi di intercettazioni in cui si parlava di tutto ma non di reati o condotte punibili penalmente. Inventare una sentenza su una condotta morale (che ognuno può giudicare anche severamente) è roba da inquisizione e solamente l’inquisizione (ed tribunale speciale del fascismo) erano arrivati a considerare di mettere sotto accusa testimoni che non accusavano l’imputato. Perché questo è l’altro grave “vulnus” che si fa alla giustizia italiana: la sentenza del Tribunale di Milano pretende di far indagare 32 testimoni (fra cui deputati e poliziotti) solamente perché non hanno detto quello che l’accusa voleva che dicessero.  E’ una roba da Corte dei Diritti dell’Uomo! Due millenni di cultura giuridica stracciati in 5 minuti a Milano, patria di Cesare Beccaria, che oggi si rivolterà nella tomba con migliaia di insigni giuristi. Per non parlare di milioni di elettori, cui viene sputato in faccia. Neppure nella lotta feroce fra fazioni della Firenze del ‘300 si arrivava a tanto come manipolazione della giustizia a fini politici: Dante venne esiliato semplicemente perché della fazione avversa perdente e non si cercò di attribuirgli reati infamanti. Il drammatico “salto di qualità” che ha compiuto ieri il Tribunale di Milano ha distorto per sempre la civiltà italiana e sarà molto difficile recuperare Giustizia e buon senso. Ma il Presidente Berlusconi siamo sicuri che resisterà, oggi ancor di più bandiera dei cittadini contro il sopruso e l’arroganza bieca, per la libertà. Noi saremo con lui, non sperino di isolarlo, queste vicende aumentano la nostra fiducia nell’uomo e nel politico.      Gianguido Bazzoni

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