venerdì 28 giugno 2013

E IO PAGO: DIRIGENTI PROVINCIA. BEN 118 MILA EURO PER LA RETRIBUZIONE DI RISULATO.


Soprattutto in questi momenti così difficili, si parla spesso del tema dei  dirigenti degli enti pubblici, alla luce delle disposizioni contenute nella spending review.  Nello specifico, in un articolato testo riguardante gli enti pubblici,  si fa esplicito invito a non aumentare i fondi per la contrattazione decentrata integrativa limitando,  di conseguenza,  ogni possibilità di accrescere i salari accessori dei dirigenti e delle posizioni organizzative. Nel triennio 2011 – 2013, quindi, il trattamento economico dei dirigenti della Provincia non potrebbe aumentare rispetto al 2010, e quest’assunto non concerne solo lo stipendio,  ma anche le forme di salario accessorio. Addirittura si prefigurano gli estremi d’illegittimità  nel caso di modifica dell’attribuzione delle posizioni dirigenziali con aumento del salario accessorio qualora  non sussista l’evidente variazione dei compiti assegnati. Stando a queste inequivocabili interpretazioni, peraltro supportate da pareri di sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti,  le indennità di posizione non possono, dunque, essere modificate in aumento e tale divieto  si riferisce al citato  triennio 2011 - 2013.   La giunta provinciale con proprio atto deliberativo, come si evince dalla tabella sotto riportata, ha modificato artatamente le percentuali  delle due voci,  vale a dire quella dell’indennità di posizione e quella di risultato,  rendendo sensibilmente sbilanciato il risultato  in favore




dell’indennità di posizione. La situazione, infatti, è rappresentata graficamente dalla seguente tabella:                                          
                                                2010                          2011                             2013
            Indennità di posizione             %  72                           %  77                           % 78
            Indennità di risultato  %  28                           %  23                           % 22
            Totale                                      100                       100                                     100
Non si tratta, ovviamente, della semplice applicazione della proprietà commutativa     dell’addizione, vale dire… cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia…, ma di risorse economiche in più assegnate  nel capitolo indennità di posizione utili, tra l’altro, ai fini della determinazione dello stipendio mensile e del Tfr. Se nella valutazione delle posizioni la persona non è oggetto d’interesse e l’attenzione, quindi, è focalizzata sul lavoro e sul ruolo organizzativo, nel secondo caso il riferimento è
tutto sull’individuo, sulle competenze organizzative, e quanto questo dirigente  ha contribuito ai risultati dell’organizzazione. Siamo dunque certi che non vi sia qualche dubbio di legittimità su quest’opinabile scelta di modifica dell’indennità di posizione, la quale, stando alla premessa, non può essere modificata in aumento, tranne non vi sia stata  un’assegnazione di compiti ai dirigenti?
Oltretutto stride anche il fatto che con provvedimento del 23 maggio 2013  si assegna ai dirigenti della Provincia ben 118.310,91 a fonte di un bilancio appena votato, povero, privo d’ investimenti, con attività e obiettivi contenuti  rispetto al passato e, di conseguenza, anche il lavoro dirigenziale, sul piano teorico, dovrebbe essere più limitato, pertanto, potrebbe correre anche l’ipotesi di una diminuzione dei compiti in capo a ciascun dirigente.  In ogni caso,   poi, fossero  state assicurate le necessarie condizioni di legittimità, in un periodo così critico come quello attuale, in cui tutti, nessun escluso, sono chiamati a scarificarsi per il bene comune,  pare evidente l’insorgenza  di questioni di opportunità sull’ operazione artatamente congegnata. Anche solo un punto percentuale rispetto a quello dei precedenti anni (dal 72% al 77% per arrivare al 78%), dà la misura dell’attenzione e della sensibilità riservate a uno dei momenti più difficili della storia italiana.       Gianfranco Spadoni  consigliere provinciale Udc



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