domenica 16 giugno 2013

IN CONSIGLIO COMUNALE DI RAVENNA IL RICORDO DI DANIELE CORVETTA


L’INTERVENTO DI FRANCESCO BALDINI (PDL) CONDIVISO DAL CONSIGLIO
La seduta del Consiglio comunale di ieri pomeriggio è stata anche l'occasione per ricordare Daniele Corvetta, ex consigliere comunale e presidente del Ravenna Calcio negli anni '90, scomparso il 31 maggio scorso. Il sindaco Fabrizio Matteucci ha ripercorso le tappe della vita politica di Corvetta quando fu eletto nel 1997 come consigliere comunale in quanto candidato a sindaco, e di quella di presidente del Ravenna Calcio all'epoca in cui la squadra fu promossa in serie B.  Matteucci ha annunciato l'intitolazione "nel breve medio termine di un luogo degno di questa figura di ravennate". È poi intervenuto il consigliere Francesco Baldini del Pdl alle cui parole si sono associati tutti i consiglieri presenti. "Quest'uomo - ha dichiarato Baldini al termine del suo intervento - merita di essere ricordato. Ha reso i ravennati fieri ed orgogliosi della loro appartenenza in tutti gli stadi d'Italia (ho visto persone di sessant'anni piangere di gioia per le emozioni che quella squadra sapeva trasmettere e queste cose non si dimenticano.) Realtà a noi vicine penso per esempio a Cesena, hanno dedicato lo stadio al loro presidente più grande, Dino Manuzzi, artefice della prima storica promozione in serie A della squadra. Bologna ha dedicato il suo stadio a Renato dall'Ara, Presidente dal 1934 al 1964. Lo stadio di Ravenna ha già un nome, ma confido nelle parole del Sindaco che ha convenuto che quest'uomo deve essere ricordato e, seguendo un criterio logico, si troverà la maniera migliore per farlo. Quindi, grazie Presidente, grazie per tutti momenti belli che ci hai fatto vivere. Vivrai per sempre nei cuori degli sportivi ravennati, che non ti dimenticheranno mai". L'intervento integrale di Baldini
Fino ad allora il calcio ravennate aveva vivacchiato fra salvezze stentate in serie C e retrocessioni in quarta serie ed anche in interregionale. Nella stagione di seri C2 del 1991-92 ottiene la sua prima promozione in serie C 1, con Gigi del Neri in panchina, allenatore che, fra lo stupore generale non conferma alla guida del Ravenna. Sceglie, invece, Francesco Guidolin, ed ancora una volta ha ragione lui, il Ravenna al termine di un campionato entusiasmante ottiene la sua prima promozione in serie B. Ricordo il giudizio unanime della critica sportiva nel giudicare quella squadra la più bella che si sia mai vista da queste parti. In seguito il Ravenna Calcio torna in serie C1, pagando lo scotto del noviziato, ma dopo un paio di anni ritorna per la seconda volta in serie B guidato da un tecnico di provata esperienza quale Giorgio Rumignani. Ancora una volta Corvetta sfatando un luogo comune che vige nel mondo del calcio, vale a dire "squadra che vince non si cambia" non conferma l'allenatore e sceglie per guidare la squadra (stagione 1996-1997) Walter Alfredo Novellino, che era stato buon giocatore ma che come allenatore era tutto da scoprire.
Ebbene quel Ravenna arriva ottavo in serie B, miglior piazzamento di tutti i tempi della storia della società, e, se non fosse stato penalizzato di tre punti per un episodio dubbio accaduto contro il Brescia, probabilmente sarebbe approdato in serie A.
Corvetta è stato un Presidente con intuizioni geniali; un uomo che vedeva oltre; la maggior parte dei giocatori da lui scelti è poi approdata in serie A.
Voglio ricordarne solo due, un portiere Francesco Toldo scelto quando era un ragazzino (aveva solo 19 anni), diventerà il portiere della nazionale come pure il centravanti Christian Vieri scelto anche lui poco più che diciannovenne, diventerà anche lui il centravanti della nazionale.
Per quanto riguarda gli allenatori, vale lo stesso discorso fatto per i giocatori, hanno tutti spiccato il volo verso i palcoscenici più prestigiosi della serie A, addirittura nel 2011 Guidolin è stato premiato con la panchina d'oro, come miglior allenatore italiano.
Per quello che riguarda i dirigenti, come direttore sportivo scelse Beppe Marotta, l'uomo che in seguito ha rifatto grande la Juventus, uscita distrutta dal terremoto di "Calciopoli".


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