mercoledì 12 giugno 2013

NON VOTO QUESTI SINDACI PDL, UGUALI AL PD.


E A VOLTE NON ESISTE L’OPPISIZIONE….
I risultati delle elezioni amministrative parlano da soli. e dovrebbero far seriamente riflettere gli esponenti del centro destra, La domanda è una sola: perché mai gli elettori dovrebbero votare per quest’ultimo schieramento?  Una volta che ha vinto, il centro destra si comporta negli enti locali come il  centro sinistra. Prima di tutto, dal lato della spesa pubblica. S’è mai visto un sindaco o un presidente di Provincia di centro desta non accodarsi ai comuni piagnistei per chiedere allo Stato più soldi? (vedi il sindaco Cattaneo di Pavia presidente ANCI)  O a non reclamare più possibilità di manovre sulle imposte perché, se no, “bisogna chiudere gli asili ai bambini, gli ospizi per le vedove, i servizi sociali” in genere?  Quelli del centro destra non fanno, come in questo momento storico richiederebbe, le sole opere indispensabili o, almeno, quelle necessarie (fanno anche quelle solo utili-e l’utilità, com’è noto dilatabile all’infinto – per non perdere quelle che servono solo ad un’inaugurazione  in pompa magna). Si fanno rotonde a tutto spiano, larghe come campi di  grano in corrispondenza di carraie. Gl amministratori hanno rovinato la Via Emilia, che non si riconosce neppur più. Vedere per credere. anche i comuni d icentro destra finanziano festival vari, musiche in piazza,feste di paese, come se il compito degli enti locali fosse quello di far divertire i concittadini. Per non parlare della “riqualificazione” delle piazze. Basti dire che a Roma si sono spesi diversi milioni di euro per rovinare piazza San Silvestro.  Ancora. oltre che moderando le spese (futili, cioè lo spreco), gli enti locali di centro destra si sono mai caratterizzati per una loro politica fiscale? Hanno forse moderato l’ICI e l’Imu e così via, rispetto agli altri? L’obiezione degli scialacquatori è facile: gli elettori vogliono queste cose; se no, perdiamo. gli elettori non capiscono che i festival musicali non li paga il sindaco, ma loro. non capiscono  che “nessun pasto è gratis” . Ma se gli amministratori di centro destra non cominciano mia a differenziarsi, è inutile votare per loro, bisogna pur cominciare ad educare. Se non c’è differenza, tanto vale votare per l’originale. La risposta vera, comunque, è questa; il centrodestra ha mai presentato (e realizzato per davvero) un programma liberale? ha mai proposto (e realizzato) un programma che- liberale, appunto- servirebbe a diminuire le esigenze di cassa, e consentirebbe quinid diminuire le imposte e di non trafromare ogni cosa in un bancomat per il Comune? Di questo, gli elettori ceto si accorgerebbero. Ma questa strada è stata accanitamente dimenticata. In un sistema bipolare (com’è in specie, quello delle amministrative) vince chi costituisce un’alternativa al “già visto”. fin che gli elettori avranno l’impressione (errata) che tutti gli amministratori sono uguali (più si spende, e più qualcosa può attaccarsi alle mani) non vincerà mai –realmente- né il centro destra né il centro sinistra. aumenterà sempre astensionismo e basta: e sarà questo – e quindi  il caso- a decidere l’esito delle consultazioni. Se il vuole tornare a vincere, il centro destra torni ad essere alternativo. Torni ad essere liberale, cioè.


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