L'assessore Luciano Ronchini il mese scorso aveva
illustrato al consiglio il bilancio di previsione 2013 della Provincia,
caratterizzato da tre temi principali: il taglio della parte corrente;
l'azzeramento del ricorso all'indebitamento e la forte riduzione degli
investimenti a causa del patto di stabilità. Ieri pomeriggio, il voto è
previsto per giovedì, è iniziato il dibattito a cui sono intervenuti i
consiglieri Galassini (Pdl), Dalla Vecchia (Pd), Spadoni (UDC), Vincenzo Galassini (Pdl) ha esordito presentando
un emendamento con il quale chiede alla giunta di destinare al finanziamento
del credito alle imprese artigianali il 50%
della spesa preventivata per consiglio 345mila euro e per la giunta 575mila
euro.
"Bisogna stare con i piedi per terra - ha
detto Galassini - è impensabile che si possa fare cassa con le assicurazione
delle auto e, purtroppo, con la nuova Tares. Piuttosto usciamo dalle
partecipate, risolviamo il caso Stepra; torniamo ad una politica seria
della programmazione urbanistica e non a quella su richiesta dei singoli o ai
soli fini di finanziamento dei Comuni". Per quanto riguarda la viabilità
Galassini ha ribadito la priorità del collegamento A14 bis con il porto; sulle
scuole la necessità di adeguarle alle norme rivedendo le scelte errate quali
Palazzo Mazzolani a Faenza e il parcheggio adiacente al liceo scientifico di
Ravenna. Eliseo
Dalla Vecchia (Pd): " Per cause che non dipendono da noi né dai tecnici
siamo a metà giugno ad approvare un bilancio, che di norma dovrebbe essere uno
strumento di programmazione. Il patto di stabilità,i tagli e i mancati
trasferimenti dallo Stato e dalla Regione hanno bloccato la nostra possibilità
di agire. I nostri investimenti, che dovevano sostenere la
crescita e lo sviluppo, sono all'osso. Nonostante
una politica improntata al rigore e al contenimento della spesa, le incertezze
sul futuro del Paese e quella istituzionale sulle Province pesano
enormemente su questo bilancio".
Gianfranco Spadoni
(capogruppo UDC):
"La Provincia rinuncia, ormai in modo rassegnato, a quasi tutti gli
investimenti. A questo punto o si chiude questa esperienza o, viceversa, si
pensa a come dotarla di strumenti, competenze e coperture finanziarie adeguate.
Lo scenario locale, dunque, si presenta con una leva impositiva ai massimi
livelli per le famiglie e per le imprese. Le azioni finalizzate al contenimento
della spesa, peraltro, non fanno altro che confermare le nostre osservazioni
mai ascoltate. Due esempi : Stepra, con un rapporto elevato tra debito e
capitale, società a cui sono stai fatti confluire denari per lenire lo stato di
indebitamento; la compartecipazione al centenario di Milano Marittima con
100mila euro. Sui costi della politica,
Spadoni suggerisce una sforbiciata alla giunta e al gabinetto del presidente.
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