Bisogna andare a Bruxelles e non per battere i tacchi (Signorsì, signora Maestra! Come faceva
Monti) ma per rimettere a posto le cose e sforare se necessario il limite del
3% di deficit e il fiscal compact per far partire l'economia.
Tanto nessuno ci manderà
fuori da Ue e moneta unica. Siamo i terzi finanziatori di tutta la baracca
europea
Bisogna dire a quei
signori: “Noi siamo in
questa condizione perché ci avete cacciato voi con la vostra dannata
politica di austerità. Dobbiamo rimettere a posto le cose, da qui in avanti il
limite del 3 per cento all'anno e il fiscal compact ve lo potete dimenticare”.
Ci
volete mandare fuori dalla moneta unica?
Fatelo.
Ci volete mandare fuori
dall'Unione europea? Ma no.
Vi ricordiamo che noi versiamo
18 miliardi all'anno e ce ne
ridate indietro solo 10.
Ma chi sarà mai che ci
manda fuori dall'una e dall'altra?
Pane al pane, vino al
vino.
L'aumento dell'Iva secondo
gli economisti che hanno la testa sulle spalle non porterebbe maggiori entrate
all'erario ma un calo per la diminuzione dei consumi e aumenterebbe la
sfiducia.
Si dice che il governo
stia affannosamente cercando 8 miliardi: ma da quando in qua, in un'azienda,
non si possono tagliare i costi dell'1%?
È ridicolo che non si riescano a trovare questi fondi.
L'economia é a rischio
collasso per cercare di star dentro a quel 3% del rapporto deficit-Pil. Ecco
perché, si potrebbe pure «sforare». L’hanno fatto tutti, perfino la Germania.
Non è che muore qualcuno se invece del 2,9 si arriva al 3,1. Anzi è vero il
contrario.
Invece c’è della gente
come Flavio Zanonato, un Ministro
che non c’entra un accidente con le tasse, il quale frena sul congelamento
dell'Iva e attacca il governo Letta, pur facendone parte, solo per farlo cadere
per far contento Bersani, che continua a cullarsi nella puerile illusione di un
suo governo coi grillini, quella stessa chimera per cui si è reso ridicolo per
cinquantacinque giorni
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