Il consigliere regionale Pdl,
Gianguido Bazzoni, ha presentato una interrogazione al presidente
dell'Assemblea legislativa sulla "drammatica situazione dei treni in
Romagna". Bazzoni ricorda che la Romagna risulta essere
"praticamente isolata, visto che due treni su tre vengono ancora
inspiegabilmente annullati e che quelli che viaggiano sono composti da un
numero ridicolo di carrozze, fino ad arrivare al colmo della giornata odierna
in cui l'unico treno utile della mattinata era composto da 4 vagoni, con le
persone talmente compresse da non riuscire a chiudere le porte e centinaia di
persone che non sono riuscite a salire. Addirittura non viene più effettuato il
treno della mattina Faenza-Ravenna, che andò regolarmente sempre anche durante
la nevicata del 1929". Bazzoni chiede al presidente "se non ritiene
di esprimere finalmente, ad alta voce, un giudizio di censura pesante sulle
ferrovie italiane e regionali, se non ritiene, oltre a chiedere ingenti danni,
di intervenire con decisione su Trenitalia e di coinvolgere maggiormente FER
anche sulla Romagna". Inoltre Bazzoni chiede di "dichiarare una sorta
di "emergenza trasporti Romagna" orientando a favore di questa tutto
il Piano regionale, affinché non si verifichino più in futuro situazioni del
genere e la Romagna sia finalmente garantita nei suoi collegamenti;se non
ritiene di dedicare un capitolo specifico del PRIT al "caso Ravenna",
che nella Romagna è addirittura la più penalizzata".
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