giovedì 23 febbraio 2012

SAN VITO DEL CADORE RENDE OMAGGIO A DON PIO DALLE FABBRICHE.


Recentemente il Comune di San Vito di Cadore ha inserito il nominativo del sacerdote faentino in un cartello stradale che ricorda il gemellaggio del comune veneto con Alfonsine, la cittadina romagnola in cui don Pio Dalle Fabbriche ha trascorso gran parte della sua vita e della sua opera pastorale. Un omaggio, a undici anni dalla scomparsa di don Pio Dalle Fabbriche (13 giugno 2001), che vuole testimoniare l'impegno del sacerdote nel sostenere lo spirito di amicizia e collaborazione fra le due città, poi concretizzatosi in un vero e proprio patto di gemellaggio. Don Pio Dalle Fabbriche è nato a Faenza il 20 gennaio del 1926. Nel 1938 entrò nel seminario diocesano per iniziare il cammino che lo porterà a diventare sacerdote, il 7 luglio del 1951. Divenuto cappellano a Villanova di Bagnacavallo, vi rimane fino al 1961, curando l'attività giovanile della parrocchia. Nell'ottobre del 1961 è nominato parroco nella parrocchia di S.Giuseppe a Fiumazzo ad Alfonsine, dove rimarrà fine alla morte.  Durante il suo mandato si impegna per la crescita della parrocchia e la sua autonomia. Costituisce il "Club dei moschettieri", società sportiva e culturale, e il campeggio "Alfonsine", prima in Val di Fassa, poi a Cortina, Pejo e, infine, a San Vito di Cadore, sulle Dolomiti bellunesi. Quest'ultimo campeggio, che continua la sua attività per ben trentacinque anni, apre la porta alla collaborazione fra le due amministrazioni comunali di San Vito di Cadore e Alfonsine, da cui è nato il gemellaggio fra le due città. Inseritosi sempre più nella vita quotidiana della comunità alfonsinese, don Pio Dalle Fabbriche ha partecipato a tante attività pubbliche e amministrative, dal Comitato per l'anziano, alla Consulta e ad altri momenti di vita della città.  È stato uno dei fondatori del giornale locale "Le Alfonsine". Ha insegnato religione fino al 1991 a Villanova di Bagnacavallo, Cotignola, Lugo e Alfonsine. Nel 2006 il Comune di Alfonsine gli ha anche intitolato una nuova strada, dopo cinque anni dalla morte.



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