Consiglio comunale storico quello svoltosi questa mattina a Palazzo Ravenna. L’occasione di recepire all’interno dello statuto comunale il titolo di Città ha dato modo di avere ospiti della seduta personalità istituzionali di rilievo, che hanno contribuito a rendere ancora più solenne l’omaggio a Grottammare, che il presidente del consiglio comunale Ugo Lisciani aveva riservato a un consiglio comunale aperto alla cittadinanza. Prima dell’approvazione – avvenuta all’unanimità – dell’integrazione dello Statuto comunale con un nuovo comma all’articolo3 ( “Il Comune si fregia del titolo di città concesso con decreto del Presidente della Repubblica del 19 settembre 2011”), vari interventi hanno seguito quello introduttivo del presidente Lisciani e i ringraziamenti del sindaco Luigi Merli agli ospiti presenti: il dott. Pietro Lucchetti, consigliere della Presidenza della Repubblica, il vice prefetto di Ascoli Piceno, Malgari Trematerra, Alessandra Ghidoli, docente universitaria e storica dell’arte presso la Presidenza della Repubblica, il maestro Gino Giannetti, allievo dello scultore Pericle Fazzini, l’architetto prof. Ruggero Pentrella, già alto funzionario ministeriale nel settore dei Beni culturali. Ovviamente al vice Enrico Piergallini, che ha prodotto, con la consulenza degli esperti conoscitori della storia grottammarese Ghidoli e Pentrella, la relazione che ha dato via all’istruttoria del riconoscimento. E’ stata poi data lettura del decreto contenente il riconoscimento del titolo di Città, firmato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e a seguire il saluto del vice prefetto di Ascoli Malgari Trematerra, tra l’augurio e l’esortazione: “Ringrazio il sindaco e i consiglieri comunali prensenti per questo invito. Ho avuto il piacere di partecipare a una festa in piazza nelle settimane scorse dove ho notato la presenza di molta gente che festeggiava con il primo cittadino il conseguimento del titolo. Grottammare è una città dotata di tante ricchezze e riconoscimenti, esorto a questo punto gli amministratori a non dormire sugli allori e fare in modo che queste risorse, bellezze e ricchezze non cadano nel vuoto”. “Un titolo d’onore - è la precisazione della dott.ssa Alessandra Ghidoli - che oggi forse viene perso di vista perché confuso e ricondotto a cose materiali. Non dimentichiamo però che senza onore non facciamo nulla o non lo facciamo bene. Voglio sottolineare questa parola ‘onore’ perché mi è sembrato che ci sia stata una sottovalutazione. Questa è una città che possedeva i presupposti per conseguirlo, è una comunità che si è messa insieme per conseguirlo e come grottammarese d’adozione voglio condividere con voi questo giorno e questa gioia”. “Un lavoro corale – ricorda il vice sindaco e assessore alla Cultura Enrico Piergallini -. Non ci saremmo riusciti senza la collaborazione in primis, di Alessandra Ghidoli e Ruggero Pentrella, e di tutto il consiglio comunale che ha condiviso l’intero progetto sin dall’inizio. La sfida, ora, è far capire alle persone che ci sono vicine che la crisi non si supererà sui differenziali dello spread ma si giocherà sulla sfida per le pubbliche amministrazioni di riuscire a conservare il patrimonio di valori e i progressi che gli enti locali hanno fatto in questi anni. Tutto questo patrimonio di buona pratica amministrativa civile e sociale in senso ampio, oggi è un patrimonio messo in crisi dalla contingenza. Con questi festeggiamenti volevamo tracciare un vallo mettere un segnale che identificasse dove è annunciare di nuovi, come l’apertura dell’Archivio Storico comunale, la pubblicazione degli atti del convegno storico sul 150° dell’Unità d’Italia, curato dal prof. Piero Craveri, e di una guida alla città che ricalca gli indici illustrati nella relazione che ci ha portato positivamente al risultato per cui siamo qui oggi”. Come noto, la richiesta per l’ottenimento del titolo onorifico di “Città” era uno degli obiettivi avviati dall’ amministrazione comunale di Grottammare nell’ambito dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, un modo per riallacciare la storia presente a una promessa vecchia di un secolo. Ufficialmente, la procedura è iniziata il 22 febbraio 2011, quando la giunta comunale ha deliberato l’atto di trasmissione dell’istanza di riconoscimento (D.G. nr. 25) al Ministro dell’Interno, per il tramite della Prefettura, affinché proponesse al Presidente della Repubblica la concessione del titolo onorifico. Un proposito già condiviso all’unanimità dal Consiglio Comunale, durante la seduta in cui l’assessore alla Cultura, Enrico Piergallini, esponeva il piano delle celebrazioni grottammaresi per celebrare l’Unità d’Italia (D. C.C. nr 1 del 18 gennaio 2011). Stando alle cronache delle onoranze che si svolsero in occasione del Cinquantenario del 1911, infatti, il Comitato organizzatore iniziò le pratiche affinché Grottammare potesse ottenere il titolo di città, ma i tempi non erano maturi o forse le condizioni non lo permisero. Sembra, infatti, che l’On. Angelo Pavia, intervenuto alle Celebrazioni in rappresentanza del Re e del Governo, abbia assicurato ai membri del comitato questo riconoscimento, non appena il Comune avesse raggiunto i diecimila abitanti. Un dato oggettivo che, tuttavia, non incide nel percorso istruttorio, basato sulla complessità delle relazioni che intercorrono tra storia, cultura e società di una comunità.
In merito alla seduta ordinaria, tenutasi nella prima parte della mattinata, tutti i punti in discussione sono stati approvati, dopo le risposte alle due interrogazioni, presentate dai consiglieri comunali del gruppo Pdl, Olivieri, Vagnoni, Concetti, Rossi e Marconi, che aprivano l’ordine del giorno. In merito alla prima, riguardante la sistemazione di un’aula sul lato nord dell’edificio scolastico per l’Infanzia di via Battisti, il sindaco Merli ha rassicurato che “i lavori sono in corso a cura dell’ufficio Manutenzioni e che si tratta di opere finali di un elenco, emesso dall’ufficio progettazione del Provveditorato agli studi che è l’ente che finanzia i lavori, in cui le priorità erano altre (è stata già realizzata la manutenzione del tetto e sostituiti tutti gli infissi). Fondi peraltro, assentiti alla fine di marzo, e quindi era tecnicamente possibile, bandire l’appalto e concludere i lavori entro l’estate. La risposta è stata giudicata soddisfacente dai consiglieri proponenti. La seconda interrogazione verteva sulla possibilità di dotare il parcheggio del piazzale Stazione di un impianto di videosorveglianza, a seguito di due episodi di danneggiamento (uno a fine agosto, ai danni di 1 auto, e uno a fine ottobre, ai danni di 6 auto) alle auto in sosta. Il suggerimento del sindaco – in accordo con le forze dell’ordine – è di rimandare tale decisione a un periodo di monitoraggio del luogo. La risposta è stata giudicata parzialmente soddisfacente. La variazione di bilancio proposta nel punto 3 è stata illustrata dall’assessore al ramo, Alessandro Rocchi, che ha fatto rilievi su alcune voci: l’inserimento nel bilancio di 700.000 € derivanti dalla vendita delle reti comunali del gas “fondo messo a disposizione per varie opere pubbliche” e la minor entrata di 44.000 € derivanti dalla diminuzione di trasferimenti dallo Stato relativamente al capitolo “compartecipazione iva” e al capitolo “fondo di equilibrio”. . Entrambe passate coi i voti della sola maggioranza. Sempre l’assessore Rocchi ha esaminato il punto 4: “Atto obbligatorio a fine novembre. Si tratta di aggiustamenti tra vari capitoli per un valore di poco più di 300.000 €. Tra i vari capitoli, riguardanti i capitoli del personale, nettezza urbana, mutui e attività dei servizi sociali. Segnalata anche l’entrata non prevista di 44.862 €, derivante dalla distribuzione dei dividente della società partecipata Picenambiente, del contributo regionale alla lotta contro il punteruolo rosso per 57.000 € + 30.000 € come residuo passivo in quanto afferente a un contributo inserito nel bilancio 2010 ma erogato quest’anno. Maggiori entrate per circa 100.000 € anche per incassi dalla legge 10 (oneri di urbanizzazione) in virtù di un’attività di accertamento. Tra le minori entrate, la diminuzione degli incassi della Farmacia comunale per 50.000 €; tra le maggiori spese, l’aumento di costi legati alle utenze, carburante e metano per riscaldamento. Entrambi i punti sono stati approvati a sola maggioranza. Unanime il voto sul punto 5, consistente nell’approvazione definitiva di una proposta di piano casa. In zona San Giacomo, per il quale non sono pervenute osservazioni. Stesso esito di voto – unanime - per il punto 6, circa la realizzazione di una pensilina con copertura in pannelli fotovoltaici a servizio di un fabbricato in via Lame: “Una deroga al Prg – ha ammesso il sindaco Merli - , ma siamo in una zona di definizione assoluta della strada e quindi la deroga per la realizzazione di questa pensilina è anche da parte dei tecnici assolutamente assentibile. Il privato si è impegnato a fornire energia elettrica per i 4 pali di pubblica illuminazione esistenti davanti alla sua proprietà, collegandoli alla centralina fotovoltaica, per 20 anni.
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