venerdì 18 novembre 2011

OPPOSIZIONE MODERATA: FINITO IL GOVERNO BERLUSCONI, IL PDL GUARDA AL FUTURO

BALDININI: URBANISTICA, COMMERCIO, OSPEDALE.




       
Con lo scioglimento del quarto governo Berlusconi e in una fase politica complessa per l’intero paese che deve fare fronte agli impegni chiesti dall’Europa in termini di stabilità, riduzione del debito e sviluppo, le diverse espressioni del Pdl sul territorio si interrogano sulle conseguenze che questo rivolgimento potrà avere sull’azione politica all’interno degli enti locali. Laura Baldinini è capogruppo in consiglio comunale e vice-coordinatore del Popolo della libertà di Lugo. Il presidente del consiglio Berlusconi ha rassegnato le dimissioni e così il Pdl da partito di governo si trova in una situazione nuova. Professoressa Baldinini, quali ripercussioni avrà all’interno dei consigli comunali il passaggio di consegne ad un governo tecnico guidato da Mario Monti? Silvio Berlusconi ha dato prova di essere un grande statista facendo un passo indietro pur non essendo stato sfiduciato. Si è trattato di una grande dimostrazione d’amore per il proprio paese. Ciò premesso, come Pdl di Lugo apprezziamo molto il modo in cui ha agito il presidente della Repubblica Napolitano. L’appoggio al governo Monti, che è uomo apprezzato e competente, è stato deciso dal Pdl nazionale e quindi concordiamo con la creazione di un governo tecnico per gestire l’emergenza. Quindi, conclusa l’emergenza la parola deve tornate alla politica? Certo, di questo siamo convinti. Nella fase politica che è stata avviata non si corre il rischio di uno sfaldamento nelle articolazioni locali del Pdl adesso che non c’è più come riferimento il presidente del consiglio? Non lo credo. Mostreremo quel senso di responsabilità di cui il Pdl ha dato prova in massima parte anche a livello nazionale. E chiaro che le nostre scelte e le nostre idee politiche rimangono diverse da quelle della maggioranza che governa Lugo. In passaggi fondamentali, ed alludo  all’iter di approvazione del bilancio, terremo conto delle difficoltà economiche, dei tagli dei finanziamento che colpiscono tutti gli enti locali.
        

       continueremo a giudicare le scelte secondo la nostra visione politica. Ad essa non rinunciamo. Il modo di fare opposizione muterà? Il nostro gruppo consiliare lughese è sempre stato improntato ad una politica di grande moderazione. Come capogruppo se ho notato talvolta toni particolarmente accesi ho cercato di riportare la discussione nell’alveo della moderazione, della razionalità e nello spirito della comprensione della posizione altrui. Da parte mia e di tutto il gruppo cè l’impegno ad una politica meno aggressiva ed urlata di quanto si vede in giro. Le diversità non devono essere ignorate ma nessuno ha intenzione di mettere in atto assalti alla diligenza che non servono a nulla. Pare di capire che il fatto che Pd e Pdl si troveranno ad appoggiare lo stesso governo nazionale a livello locale non produrrà un avvicinamento... No, non diventerò assessore. Ho preso un sacco di voti, ero candidata sindaco alle ultime elezioni e non mi è stata concessa neppure la presidenza del consiglio comunale, a nessuno di noi è stata concessa la presidenza di una commissione. A Lugo lo spoil system non esiste. A livello locale continueremo a lavorare e ad entrare nel dibattito politico con le stesse distinzioni che ci hanno connotato fino ad ora seguendo il nostro programma. Quali sono i temi che diverranno cogenti nel confronto politico locale? Di certo la politica urbanistica legata al varo dei Poc conseguenti al Psc. Poi le scelte economiche a sostegno delle famiglie e delle imprese in difficoltà, la perdita di ruolo commerciale del Pavaglione che è stato ucciso dalla grande distribuzione, il masterplan che prefigura una Lugo dei sogni assolutamente irrealizzabile, il depotenziamento dell’ospedale. Quest’ultimo tema ci consente di discutere delle politiche sanitarie che tendono a concentrare servizi a Ravenna lasciando scoperte la specialistica di Faenza e Lugo. Anche le politiche culturali non sono soddisfacenti, si vedono assegnare pochissimi fondi. Insegno in una scuola superiore e vedo che i giovani si trovano in un preoccupante stato di inerzia. Lente locale ha un ruolo determinante nello stimolarli. In due parole, riesce a delineare come sarà nel prossimo futuro l’azione del suo partito all’interno del consiglio comunale di Lugo? Efficace, serio, responsabile e onesto intellettualmente. Sono quattro parole... Le quattro parole che meglio disegnano la nostra azione che vuole essere comunque propositiva. Stefano Salom Nuovo Diario Messaggero

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