“C’è un’Italia che corre, produce e risparmia, al di là di quello che si dice all’estero”. A dirlo è l’insospettabile Corriere della Sera, in un articolo di economia a firma di Giovanni Stringa.
All’ultimo G 20 di Cannes, Barack Obama era stato chiaro: il problema dell’Italia non è il governo, “perché chiunque ci sia dovrà attuare lo stesso programma”. Cioè gli impegni concordati tra Silvio Berlusconi e le autorità europee. Ieri era stata la volta di Tim Geithner, segretario al Tesoro Usa: “L’Italia è un grande paese, merita di essere aiutata e noi nei limiti del possibile lo faremo”. Stamani, infine, di nuovo Obama: “L'Italia non è la Grecia, è un paese grande, ed un paese ricco. Atene ha un problema di solvenza, l’Italia ha più un problema di liquidità”. Il presidente degli Stati Uniti ha voluto affrontare l’argomento parlando con i media in lingua spagnola. Come sempre più spesso accade, sono gli Usa – con amministrazioni diverse, da Clinton a Bush ad Obama – a riconoscere i meriti dell’Italia e del nostro governo. L’Europa è - come dire – più egoista?
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