mercoledì 16 novembre 2011

DOVE E’ LA CONVENIENZA DI ENTRARE IN RAVENNA HOLDING, QUANDO COMANDA RAVENNA?


Mi permetto di rilevare come la politica lughese abbia lasciato cadere una notizia potenzialmente di forte impatto amministrativo ed economico sugli Enti locali: il fatto che dal primo gennaio 2012 le quote azionarie di tutte le società partecipate (tra cui, HERA e Romagna Acque) da due Comuni dimensionalmente non indifferenti, ovvero FAENZA e CERVIA, verranno conferite all’interno di “Ravenna Holding”, cioè della cosiddetta “cassaforte” del Comune di Ravenna. Quindi Ravenna, Cervia e Faenza scelgono una strategia comune nella gestione del Patrimonio pubblicoE adesso Lugo, che proprio per marcare la sua autonomia su Ravenna e Faenza ha da oltre un decennio avviato un percorso (un po’ ibrido) di unificazione con diversi Comuni limitrofi (generando l’Unione della Bassa Romagna), che farà? Il Super-Sindaco Raffaele Cortesi, dopo aver ringraziato pubblicamente gli ex-Consigli d’Amministrazione di TEAM S.p.A. nonostante la svalutazione di ben 6,5 milioni di euro in 10 anni delle reti e degli impianti pubblici funzionali all’erogazione di servizio idrico e rifiuti, si accoderà a questa decisione arrivando come sempre per ultimo, accontentandosi quindi delle briciole? Seguirà altre alleanze? Oppure farà l’”indipendentista”? In un’interessante intervista rilasciata dall’Assessore alle Società partecipate del Comune di Faenza, Germano Savorani, a “Il Resto del Carlino Ravenna” e pubblicata mercoledì scorso (9/11), si leggono due affermazioni estremamente significative:



-       “una cosa è avere lo 0,3% di HERA o il 5,2% di Romagna Acque, un’altra è detenere il 5,6% di475 milioni di euro di capitale sociale della nuova “Ravenna Holding”, soggetto che in HERA e Romagna Acque diventerebbe socio di riferimento…”;
-       “nel nuovo “Patto di sindacato” tra Ravenna, Cervia e Faenza sarà previsto che per prendere decisioni vi è bisogno di avere almeno l’85% dell’intero capitale, impedendo così a Ravenna di decidere in solitario…”.
Parole che mi pare risuonino già nelle orecchie del Cortesi come un treno perso…
Sono proprio curioso di vedere cosa succederà a Lugo e dintorni… Mi preme intanto fare tre valutazioni tutte politiche.
1)     se si dovesse concretizzare la creazione di un’unica Holding provinciale delle partecipazioni,l’Unione della Bassa Romagna non ha più motivo di esistere, perché oramai i Consigli Comunali sono stati defraudati del potere decisionale di rappresentanza democratica proprio dall’immensa autorità concessa alle società partecipate… I grandi investimenti passano oramai tutti di lì, ed è lì dentro che dovrà essere rispettato un ”equilibrio dei territori”
2)    il sottoscritto ha sempre criticato il forte legame amministrativo di Alfonsine con Lugo perché ritiene che il proprio Comune avrebbe avuto maggiori possibilità di sviluppo se avesse instaurato rapporti più solidi con Ravenna (l’ho detto e scritto sin dal 1999 in tutte le salse…). Ecco, la scelta di Faenza e Cervia rafforza in me tale convinzione, e forse avrebbe anche garantito alle casse comunali maggior liquidità…
3)    nell’inverno scorso avevo proposto al Sindaco Venturi di vendere le azioni HERA fuori “Patto di Sindacato” (circa 350.000) proprio a “Ravenna Holding”, così da evitare l’alienazione del Mercato Coperto e non lasciar scoperto il Piano annuale degli Investimenti. Ecco, oggi più che mai bisognerebbe tornare su quella proposta e guardare a quell’interlocutore…
FEDERICO PATTUELLI Consigliere Comunale della “Lista Pattuelli-Mercato Coperto” ad Alfonsine (RA)

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