giovedì 17 maggio 2012

E IO PAGO: IL SACCHEGGIO CONTINUO…………..UN MILIONE E SPICCIOLI


Italia- (di Gerardo Mazziotti) Soltanto in diaria, Emma Bonino e Livia Turco hanno sfondato il muro delle sette cifre. Poco più sotto c’è anche Anna Serafini, moglie di Fassino. Le tre signore percepiscono una diaria incassata, in teoria, per pagarsi vitto e alloggio nella capitale: quattromila e tre euro mensili. L’affare sta nel fatto che tutte  a Roma già ci risiedono, ergo vengono finanziate per una trasferta che trasferta non è.  Così la leader dei radicali, dopo 260 mesi di attività parlamentare, ha ammonticchiato 1.040.808 euro. Una vittoria al fotofinish rispetto alla Turco, staccata d’ una manciata di euro : 259 mesi e 1.032.774 euro . A chi pensano di darla a bere, i nostri politici? Parlano di austerità, di sacrifici, di tagli di stipendi, di misure anticrisi necessarie per rimettere in sesto l’Italia. Ma loro, quando pagano? Intanto, se si fa il conto di quanto hanno accumulato  in questi lunghi anni di saccheggio o di rapina, fate voi, non basterebbe neppure decurtare lo stipendio del 50% ( l’ho riproposto pochi giorni fa)  per pareggiare i conti.  Un esempio per tutti? La storia di Pierferdinando Casini pubblicata recentemente su Libero a firma di Franco Bechis. “A Pier Ferdinando Casini gli italiani hanno regalato un casone. Da quando l’ex braccio destro di Arnaldo Forlani è entrato in Parlamento nel lontanissimo 1983 la Camera gli ha corrisposto un rimborso spesa per pagarsi un appartamento a Roma che tenendo conto dell’ inflazione da allora ad oggi ammonta a 1.297.007 euro, una cifra che nella capitale vale una casa di lusso”. E l’ex presidente della Camera non è certo il solo ad aver goduto dei super privilegi di parlamentare. Grazie alla diaria, l’indennità corrisposta per i parlamentari residenti a Roma, onorevoli e senatori si son fatti ricchi. Una manna, quella della diaria, che ha consentito di comprarsi casa (o di pagarsi l’affitto) nella Capitale a spese del


contribuente. I più ricchi sono quelli che hanno registrato una permanenza più lunga in Parlamento. Come Giovanna Melandri, per esempio Hanno scritto Bolloli e Gorra su Libero “Nonostante figuri da lustri alla voce “giovani promesse della sinistra”, l’ex ministro è alla Camera da un pezzo. Precisamente dal 1994: cinque legislature tonde, per un totale di 182 mesi. Calcolando la diaria sull’importo attuale di 4.003 euro mensili, il totale dà 728.546 euro. Che, oltre che per acquistare una bella casa a Roma, non è da escludere possano essere serviti anche per l’acquisto della seconda casa della Melandri, comprata in Kenya (a Watamu, vicino a Malindi) dalla moglie di Roberto Vecchioni”.   Altro colosso della diaria è Fabrizio Cicchitto. Il capogruppo del PdL a Montecitorio, fra Camera e Senato, fra Psi, Forza Italia e PdL, ha inanellato 205 mesi da parlamentare (esordio nella settima legislatura, anno di grazia 1976). I recordman della Camera, tuttavia, sono Casini e Gianfranco Fini,: otto legislature, otto (primi timidi passi a Montecitorio nel giugno 1983: presidente del consiglio Amintore Fanfani, Roma campione d’Italia con 43 punti, ultima avveniristica novità dell’automobile la Polo, costo otto milioni). A oggi fanno 306 mesi da parlamentari. Equivalenti all’inezia di 1.224.918 euro.  Quando uscirono il mio “ L’assalto alla diligenza( luglio 2005) , Il “Costo della democrazia” di Salvi e Villone ( dicembre 2005)  e poi “La casta” di Rizzo- Stella ( maggio 2006Massimo D’Alema disse ” Dobbiamo fare qualcosa prima di essere travolti dalla rabbia popolare”. Ma la paura passò presto e “L’allegra giornata di rapina” , come la definì Benedetto Croce, ricominciò come prima. E più di prima. Non passa giorno senza venire a conoscenza di aumenti di stipendi, di spese folli e di nuovi privilegi della classe politica e dei loro “clientes”. Che fare ? Ci vorrebbe Lenin per dare una convincente risposta. Per quanto mi riguarda mi limito ad aggiornare il mio “L’assalto alla diligenza” con l’intenzione di ripubblicarlo con un titolo  più icastico “ Il saccheggio”.   (Segnalato da Giovanni iorio) Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”

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