BERLUSCONI PRENDA IL CORAGGIO SI LIBERI DI LACCI E
LACCIOLI CHE L’HANNO LEGATO FINO AD OGGI.
Confermo che in tempi rapidi, non appena la polvere di
queste elezioni si sarà depositata, nei prossimi giorni, annunceremo una
novità. Intendiamo dare una nuova offerta politica ai moderati e stiamo costruendo
un percorso che si accettabile anche da altri soggetti in campo. Ci sarà un
segno di novità nei gruppi dirigenti ma non per un nuovismo vacuo".Lo ha
affermato il segretario del Pdl, Angelino Alfano, intervistato dalla
trasmissione di Canale 5 ’La telefonata’. "Il successo di Grillo alle
amministrative è un sintomo di malessere di chi non ritiene che in Italia
ci sia una proposta politica idonea al governo del Paese e si rifugia così sul
comico. La sua crescita o la sua decrescita dipende da come i partiti tradizionali
saranno in grado di rispondere ai bisogni di trasparenza e di efficienza nel
rapporto con i cittadini.” Quanto al Pdl, Alfano ha spiegato che la sua
sconfitta elettorale "ha varie motivazioni. Ho sempre considerato da mesi
queste amministrative i titoli di coda di un film che andava a finire. Un film
svolto in un tempo politico sospeso. Poi noi abbiamo pagato un dazio molto
alto, oltre che per il sostegno al governo, alle frammentazione locale. Ma non
sono d’accordo con le molte analisi apocalittiche fatte. Non è così. Tra
sconfitta e scomparsa ce ne passa. Già nel 2005 le elezioni regionali portarono
15 regioni alla sinistra e solo 2 al centrodestra. Ma poi alle elezioni
politiche del 2006 quasi pareggiammo con Prodi. Questo non attenua le
difficoltà ma serve per dire che non è vero che siamo scomparsi. Ieri
abbiamo vinto 26 ballottaggi e siamo presenti. Dove poi i voti erano contabili,
con lista Pdl, siamo stati il primo partito dovunque. L’altra variabile da
considerare sono gli astenuti. La forte astensione ha fatto sì che avessimo
difficoltà con cittadini che però hanno apertamente dichiarato di non
votare in alternativa a sinistra.
Nessun commento:
Posta un commento