giovedì 15 luglio 2010

L’IMPOSSIBILE COLLABORAZIONE CON UNA SINISTRA ANTINAZIONALE LEGATA SOLO DALL’ODIO PER BERLUSCONI

L'idea che questa sinistra, la sinistra che abbiamo in Italia, possa in qualche modo avvicinarsi ai percorsi virtuosi e costruttivi delle altre opposizioni in Europa è purtroppo un'idea che confligge con la realtà. 
Per due motivi: da un lato, la matrice comunista e per niente socialdemocratica della sinistra nostrana; dall'altro lato, la vecchia pregiudiziale anti-berlusconiana sulla quale ora e sempre si reggono le Sante Alleanze elettorali dell'opposizione. 
Ecco perché non ci possiamo aspettare sconti da sinistra e neanche un'azione in qualche misura più costruttiva. 
Lo dimostra l'atteggiamento cieco e feroce nei confronti della manovra che si propone di tenere in equilibrio il bilancio pubblico e quindi le basi sulle quali innestare la ripresa economica. 
Nessuna apertura, nessuno spiraglio. Neanche di fronte alla pronuncia favorevole dei ministri dell'Ecofin riuniti a Bruxelles la sinistra pensa minimamente ad assumere un comportamento responsabile nei confronti di una manovra dalla quale dipende il futuro del Paese. L'interesse di parte prevale. Come sempre, quando si tratta di questa sinistra che sconta le due radici dalle quali discende: l'ideologia antinazionale del marxismo leninismo e il collante del no assoluto a Berlusconi, l'unico che riesce a legare assieme anime così diverse tra loro.

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