Indipendentemente dalla manovra di luglio e dalla manovra-bis di agosto, l’azione del governo volta a ridurre e razionalizzare la spesa pubblica sta andando avanti e dà i suoi frutti concreti. Lo confermano i dati sul fabbisogno appena resi noti. Nei primi otto mesi del 2011, infatti, si è registrato complessivamente un fabbisogno inferiore di circa 5,8 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2010. Si è infatti passati da 52,597 miliardi a 46,8 miliardi di euro. Nel solo mese di agosto 2011 si è registrato un fabbisogno del settore statale pari a circa 6,9 miliardi, inferiore di un miliardo netto rispetto a quello registrato nel mese di agosto del 2010, che era stato di 7,9 miliardi. L’impegno verso il pareggio del bilancio va dunque avanti. Se il trend continuerà, alla fine dell’anno si potrà registrare una diminuzione del fabbisogno di circa 8 miliardi di euro rispetto all’anno scorso. E questo, indipendentemente dalle manovre, fornisce già un forte contributo fin dal 2011 allo sforzo per la riduzione della spesa pubblica, passaggio fondamentale per ridurre anche il bisogno di emissione di titoli pubblici. Naturalmente conta la velocità di avvicinamento al traguardo del pareggio del bilancio, ma conta anche che si proceda nella direzione giusta con coerenza e fermezza.
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