mercoledì 28 settembre 2011

STANDARD AND POOR’S TAGLI AL RATING DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

BAZZONI E RIDOLFI: CHI DI AGENZIE DI RATING FERISCE DI AGENZIE DI RATING PERISCE. BERSANI NON NE INDOVINA MAI UNA


 
Gianguido Bazzoni: ”dalle parole del Governatore Vasco Errani nessun shock dopo il taglio del rating della Regione Emilia-Romagna, quasi fosse una decisione attesa, copertosi con la solita foglia di fico ovvero il solito scarica barile sul Governo, Errani sostiene che la nostra Regione ha in sé le risorse per ripartire, assolutamente vero se Il buon Errani ed il PD riuscissero a non far danni vedi ad esempio il nostro turismo vittima di vari cambi di marchio promozionale. Fa specie che gli enti locali odierne “vittime di Standard and Poor’s” non abbiano capito, nonostante la batosta presa, che a forza di giocare al massacro di Berlusconi e conseguentemente dell’Italia ci rimangono incastrati anche loro come appunto successo in questo caso”. Continua Rodolfo Ridolfi: “Bersani ora da quel coerente dirigente ex comunista formatosi a Bettola, Bobbio e nella montagna piacentina prima di approdare in Regione Emilia-Romagna e poi a Roma chiederà le immediate dimissioni del Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e del Sindaco di Bologna Merola responsabili secondo i parametri ossessivamente ripetuti dal segretario del PD del declassamento degli Enti che amministrano. Oppure applicherà la filosofia comunista “la verità è ciò che conviene al partito” e ignorerà il taglio del rating ed i pesanti giudizi dell’agenzia Standard and Poor’s sulla solvibilità dell’Emilia Romagna e di Bologna magari sostenendo che il modo in cui le finanze del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna sono amministrate non ha un peso molto importante. «Oh ragassi, non siamo mica qui a farci prendere in giro da Bersani” che vorrebbe farci credere che i suoi discorsi valgono solo per chiedere le dimissioni di Berlusconi”.

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