"Buchi di bilancio, conflitti d'interessi, disfunzioni e scelte avventate: è ora di alzare il velo". Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pdl Gianguido Bazzoni
Bazzoni nel corso del suo intervento, oggi in Consiglio regionale, nell'ambito della discussione sulla proposta, presentata dai consiglieri del Pdl, di istituire una commissione assembleare di inchiesta sulla gestione dei concorsi e degli appalti presso le Ausl e le aziende ospedaliere della regione, proposta respinta con i voti contrari della maggioranza. "Le recenti vicende che hanno interessato la sanità romagnola stanno tenendo banco nell'opinione pubblica e nel dibattito fra i partiti, così come la vicenda del buco da 9 milioni di euro del Consorzio servizi sociali di Ravenna di cui è socia anche la Ausl di Ravenna". "L'Area Vasta romagnola invece di portare un miglioramento nelle prestazioni e nei conti - ha spiegato Bazzoni - è accompagnata da scelte veramente dubbie di cui si è interessata e si sta interessando anche la magistratura, oppure commistioni fra cooperative fornitrici e consigli d'amministrazione che indicono gli appalti, come da una mia recente interrogazione sull'IRST di Meldola". "Vorrei ricordare - ha proseguito Bazzoni - anche la vicenda, sempre da me segnalata, della nuova sala operatoria di otorino dell'ospedale di Ravenna, da tempo finita ed allestita e mai entrata in funzione per motivi che non ci sono ancora stati forniti". "Avendo portato le scelte in capo a direttori che rispondono alla politica ed avendo esautorato i Comuni dalla possibilità di un controllo sulla sanità che interessa i propri cittadini, si è creato un vuoto di controllo che porta anche a buchi di bilancio improvvisi come è successo all'Ausl di Forlì". "La cosa curiosa è che poi non si sa mai di chi sono le responsabilità e si assiste ad un vergognoso scaricabarile; non così è però per i bonus legati alla performance che vengono erogati sempre e comunque ai direttori ed altri dirigenti. Su tutte queste cose: buchi di bilancio, conflitti d'interessi, disfunzioni e scelte avventate o sbagliate è necessario che si scopra finalmente il velo. Una commissione d'inchiesta avrebbe il compito, non solo di indagare su questi scandali, ma servirebbe certamente da monito alle Ausl per una gestione finalmente trasparente ed efficiente, a favore dei cittadini, perché al centro della gestione deve sempre esserci l'uomo ed il bene comune".
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