mercoledì 16 giugno 2010

UNA STANGATA PER L’AGRICOLTURA

LE TARIFFE DEL CONSORZIO DI BONIFICA AUMENTATE DEL 10% SOLO NEL RAVENNATE. IL PDL CHIEDE CHIARIMENTI IN REGIONE E PROVINCIA.
“Le tariffe applicate agli agricoltori dal neonato Consorzio di bonifica della Romagna risultano aumentate in provincia di Ravenna del 10%, cosa che crea disagi alla categoria". Lo dichiara il consigliere provinciale del Pdl Giovanna Benelli che oggi presenta un ordine del giorno in Consiglio provinciale per chiedere un intervento dell'ente. Lo stesso consigliere regionale del Pdl, Gianguido Bazzoni, informerà le due commissioni di cui fa parte, Politiche economiche e Ambiente, che si riuniranno domani, affinché anche la Regione intervenga sul Consorzio. “Il Consorzio di Bonifica della Romagna - spiega Benelli - è nato nel 2009 nell'ambito del processo di riordino dei Consorzi di bonifica regionali attivato dalla Regione Emilia Romagna con l'obiettivo di ridurre i costi della bonifica. Il nuovo ente consortile della Romagna ha sostituito i preesistenti Consorzio della Romagna centrale del Savio e del Rubicone e il Consorzio della Provincia di Rimini".



“Il Consiglio di amministrazione è provvisorio, è stato nominato dalla Regione per traghettare il nuovo ente consortile verso la nuova amministrazione che sarà eletta secondo criteri e norme al vaglio della politica regionale".
“Nella ridefinizione dei contributi da applicare agli agricoltori - aggiunge il consigliere provinciale - il Consorzio ha utilizzato dei parametri che hanno comportato aumenti solo nella nostra provincia. La situazione ci è stata segnalata da numerosi utenti che già si trovano ad avere a che fare con la crisi dei redditi che ha colpito l'intero comparto e che oggi si trovano a pagare contributi anche per fabbricati utilizzati solo come ricovero attrezzi".
Benelli chiede dunque che la giunta provinciale si attivi presso il Consorzio di Bonifica affinché “vengano riviste le attuali tariffe contributive e che le stesse siano ricalcolate in base alle reali caratteristiche delle aziende, considerando cioè l'effettivo uso dell'acqua per superfici definite e riconsiderando il costo relativo ai fabbricati quando ricadono nella categoria dei fabbricati rurali". Benelli chiede infine che “nella gestione del Consorzio venga usato un criterio di massima trasparenza e oculatezza delle spese, nel rispetto dei consorziati, prendendo in riferimento le realtà più virtuose da questo punto di vista".

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