IL PREMIER A BOLOGNA IN SETTEMBRE PER LA FESTA NAZIONALE DEL PDL
Il premier sarà alla festa nazionale del Pdl in settembre. E in ottobre la Lega porta il Senatùr. Berselli: "Lo sfratto al Pd lo daranno gli elettori. Ci proviamo anche a Ravenna e a Rimini". A Bologna l’anno prossimo si vota. L’arrivo del Cavaliere è un avviso di sfratto ai comunisti? «Lo sfratto lo danno gli elettori, non il Pdl — accetta la sfida Berselli —. Chiaro, pensiamo sì che si possa vincere. Si vota a Bologna ma anche a Rimini e a Ravenna. Sarà una festa straordinaria. Itinerante, come quella dell’Unità. Quest’anno a Bologna, l’anno prossimo vedremo». La città, commissariata da gennaio, torna al centro della politica nazionale. Anche la Lega nord si organizza con le feste. A luglio il ministro Roberto Maroni chiuderà quella di Porretta, sull’Appennino, prima edizione. A ottobre il partito vuol fare il colpaccio, portando in città Umberto Bossi. L’attenzione di Berlusconi? E’ importantissima». «Con la Lega c’è una concorrenza virtuosa, una competizione che non vuol dire conflitto. Loro possono avere qualche spazio a sinistra e noi siamo più affidabili verso certe categorie. Noi siamo per l’economia sociale di mercato, che non vuole lasciare indietro nessuno». Però gli industriali sono ormai saldamente sintonizzati sul federalismo... «Sono argomenti che il Pdl ha sempre tenuto in grande considerazione. Con le feste vogliamo dare un segnale di presenza sul territorio, capire anche quanto morde la crisi. C’interessa parlare con i cittadini e illustrare le politiche del governo».
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