lunedì 5 novembre 2012

E IO PAGO: TUTTI GLI UOMINI DI HERA, OVVERO QUANDO LA SINISTRA SI FA RICCA. STIPENDI SUPERIORE A QUELLO DI OBAMA!


Il presidente degli Stati Uniti si porta a casa circa 285mila euro all’anno, i manager dell’utility bolognese lo doppiano o quasi. Spulciando tra gli stipendi del 2011, spicca che il presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano ha percepito 350mila euro di compenso fisso, 117mila euro alla voce “bonus e altri incentivi”, 6mila euro di “benefici non monetari” e 2mila alla voce “altri compensi”: in totale 475mila euro. L’amministratore delegato Maurizio Chiarini ha oltrepassato di 18mila euro il mezzo milione. di euro. Per entrambi, insomma, si superano i 40mila euro al mese. I 18 consiglieri di Hera, ancora secondo i numeri del 2011, sono costati 2,3 milioni di euro complessivamente.
Quanto guadagnano i manager di Hera? La domanda è ricorrente in queste settimane, riportata d'attualità dopo il dibattito che è ruotato attorno alla fusione tra la multiutility emiliano-romagnola e la sua omologa Acegas (che gestisce i servizi a Padova e Trieste), osteggiata dal consiglio comunale di Rimini e da quello di Forlì. La risposta è che non se la passano per niente male, almeno stando ai compensi del 2011. Il presidente, Tomaso Tommasi di Vignano (classe 1947) manager di lungo corso con trascorsi in Sip, Telecom Italia e anche una esperienza come amministratore delegato proprio di Acegas, dal 1999 al 2002. Oggi, da presidente di Hera (che ha inglobato Acegas) percepisce un compenso di 350mila euro annui per la carica, a cui si aggiungono 117.600 euro per bonus e altri incentivi, 6.046 euro di benefici non monetari e altri compensi per 2.190 euro. In totale fanno 475.836 euro. L'Amministratore delegato di Hera spa, nel 2011 ha percepito 518.133 euro. Si tratta di Maurizio Chiarini (classe 1950), ferrarese, dirigente cooperativo, per dodici anni - dal 1983 al 1995 - assessore al Bilancio e Aziende municipalizzate del Comune di Ferrara. Poi manager di aziende pubbliche fino all'approdo in Hera nel 2005, anno in cui assume la carica di amministratore delegato del gruppo. Percepisce 353mila euro per la carica, 119mila euro di bonus e incentivi, 8mila euro di benefici non




monetari e 37.750 euro di altri compensi. Nel suo curriculum figurano inoltre le cariche di Vice Presidente Federutility, Vice Presidente di Aimag s.p.a. e Presidente di Impronta Etica.
Consiglio di Amministrazione 
Gli altri consiglieri di amministrazione prendono compensi molto più bassi ma comunque di tutto rispetto.  Il vice presidente Giorgio Razzoli (reggiano), nel 2011 ha ottenuto compensi per 112mila euro. Mara Bernardini (modenese) 83.333 euro Filippo Brandolini (ravennate) 88.658 euro
Luigi Castagna (bolognese, ex assessore provinciale) 84.786 euro; Piergiuseppe Dolcini (forlivese, presidente della Fondazione Carisp e presidente di Hera Luce) 77.880 euro: Roberto Sacchetti (cesenate) ex dirigente di aziende pubbliche) 88.421 euro: Bruno Tani (riminese) ex amm. delegato di Sgr reti spa) 75.000 euro: Nicodemo Montanari (imolese) curriculum assente sul sito) 55.188 euro; Valeriano Fantini (riminese) dirigente di aziende pubbliche) 50.000 euro; Rosella Saoncella (bolognese) dirigente di cooperative) 50.280 euro; Mauro Roda (bolognese) ex presidente del Quartiere San Vitale) 50.495 euro; Luca Mandrioli (modenese) esperto contabile) 50.338 euro; Fabio Giuliani (ferrarese) commercialista) 50.462 euro; Enrico Giovannetti, professore università Modena-Reggio) 50.719 euro; Marco Cammelli, presidente Fondazione del Monte) 51.070 euro; Giancarlo Tonelli, Direttore generale Ascom Bologna) 50.477 euro; Revisori dei Conti: Il presidente è Sergio Santi, che è anche presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, e che percepisce (solo per l'incarico di presidente dei revisori di Hera) 122.160 euro l'anno. Antonio Venturini (commercialista ravennate) e Elis Dall'Olio (bolognese) percepiscono ciascuno 80mila euro l'anno per la funzione svolta (nel 2011 
Direttori Generali: Hera ha due direttori generali. Uno è Roberto Barilli (direttore generale operations) che nel 2011 ha percepisco complessivamente 422.234 euro. Circa 3mila euro in più dell'altro direttore, Stefano Venier (Direttore generale sviluppo e mercato) che ha percepito 419.388 euro. Infine, sempre dal sito di Hera si legge che "sono stati complessivamente 422 i quadri ed i dirigenti che nel 2011 hanno percepito un premio. A questi si aggiungono 233 impiegati direttivi che nel 2011 hanno ricevuto un riconoscimento incentivante nelle forme previste dalle politiche meritocratiche del Gruppo: incremento retributivo di merito o premio una tantum".


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