mercoledì 21 novembre 2012

MA DOVE VAI SE LA TARGHETTA NON CE L’HAI


UN MODO DI FARE POLITICA CHE PROPRIO NON CI PIACE. AHINOI, RITORNANO LE INUTILISSIME BATTAGLIE DI CAMPANILE.
La Provincia di Forlì Cesena approva all'unanimità nel pomeriggio l'ordine del giorno che chiede che il capoluogo della Romagna sia Forlì-Cesena. Un documento che aveva suscitato perplessità a Ravenna, fino ad ora capoluogo "designato" e anche a Rimini. Forlivesi e cesenati rivendicano per loro il capoluogo della provincia. Questa la spiegazione: è vero che Ravenna è la città più popolosa ma viene battuta dalla somma degli abitanti di Forlì e Cesena, finora appaiate in un'unica provincia. Ecco quanto sostenuto dal numero uno della Provincia Forlì-Cesena, Massimo Bulbi: “Non è ininfluente il capoluogo e non lo è in particolare alla luce dell’ultimo decreto in cui si dice che gli organi delle Province non possono avere sedi decentrate. E qui parliamo anche della sede degli uffici, non solo degli organi politici. Poi si dice che anche gli uffici periferici dello Stato saranno collocati dove vi è la Prefettura, che verrà collocata nel capoluogo.  Insomma, ci deve essere un’assunzione di responsabilità dei sindaci su questa partita, lo dice il decreto legge. Se non si vuole assumere questa responsabilità bisogna dirlo. Ricordo che nella prima versione del decreto di luglio il capoluogo sarebbe dovuto essere il capoluogo della provincia più popolosa, poi per un’azione di lobby parlamentare di qualche provincia la seconda stesura del decreto il capoluogo è stato definito nel precedente capoluogo col maggior numero di abitanti. Ma dove siamo, che non possiamo neanche porre questo ragionamento sul capoluogo altrimenti siamo al ‘mercato delle vacche’?"

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