Daniele Leoni. Domenica, ritornato a
casa, ho trovato la notizia, sorprendente, della Cina disponibile ad accollarsi
i costi per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina. Lo ha dichiarato
Zamberletti , presidente della società Stretto di Messina. Avevo fatto una
passeggia sul molo di Marina di Ravenna. Ho visto da vicino la recinzione al
porto turistico di Marinara: assurda, alta e fatta col tondino grosso con la
base di calcestruzzo appena imbullonata all’asfalto della banchina. Anche uno
studente geometra al primo anno poteva prevedere che una mareggiata un po’
forte l’avrebbe distesa completamente! Eppure abbiamo fior d’ingegneri in grado
di capire al volo che la ringhiera di tondino di ferro, se non si fanno delle
maglie molto larghe, si comporta come una vela. Mentre camminavo verso la punta
del molo tediavo la Valda con le mie elucubrazioni sull’analfabetismo di
ritorno dei tecnici perché non vengono messi alla prova con compiti arditi,
sull’analfabetismo di ritorno dei giornalisti, tutti impegnati a raccontare dei
politici nostrani, analfabeti da sempre.
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