mercoledì 7 novembre 2012

UN PONTE ITALIANO PER UNIRE L’AFRICA ALL’EUROPA



Daniele Leoni. Domenica, ritornato a casa, ho trovato la notizia, sorprendente, della Cina disponibile ad accollarsi i costi per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina. Lo ha dichiarato Zamberletti , presidente della società Stretto di Messina. Avevo fatto una passeggia sul molo di Marina di Ravenna. Ho visto da vicino la recinzione al porto turistico di Marinara: assurda, alta e fatta col tondino grosso con la base di calcestruzzo appena imbullonata all’asfalto della banchina. Anche uno studente geometra al primo anno poteva prevedere che una mareggiata un po’ forte l’avrebbe distesa completamente! Eppure abbiamo fior d’ingegneri in grado di capire al volo che la ringhiera di tondino di ferro, se non si fanno delle maglie molto larghe, si comporta come una vela. Mentre camminavo verso la punta del molo tediavo la Valda con le mie elucubrazioni sull’analfabetismo di ritorno dei tecnici perché non vengono messi alla prova con compiti arditi, sull’analfabetismo di ritorno dei giornalisti, tutti impegnati a raccontare dei politici nostrani, analfabeti da sempre.





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