mercoledì 21 novembre 2012

PRIMARIE PDL: DIRIGENTI SI DIMETTANO E TORNI BERLUSCONI


AFFOLLAMENTO DI CANDIDATI, C’E’ RISCHIO DI CACOFONIA POLITICA
Altro che primarie, "l'unico in grado di svolgere una funzione unificatrice resta Berlusconi". Lo afferma il coordinatore del Pdl Sandro Bondi, secondo cui i dieci candidati alle primarie costituiscono "un affollamento da cui non emerge un'identità unitaria del partito. Il rischio è quello di una cacofonia politica, che non contribuirà, temo, a recuperare il tempo perduto". Bondi si dice convinto che da una parte "Angelino Alfano non avesse alcun bisogno di legittimazione come segretario del partito", dall'altra che sia "necessario e doveroso chiedere al presidente Berlusconi di riflettere sulla sua decisione di fare un passo indietro". Secondo Bondi, che ha rilasciato un'intervista al 'Mattino' in edicola oggi, "il Pdl così com'è non funziona più. Occorre letteralmente rifondare un nuovo soggetto politico del centrodestra, sulla base di facce nuove, di programmi credibili, di una identità moderna e non bacchettona". Per questo, è "indispensabile che tutti i dirigenti rimettano nelle mani del presidente Berlusconi e del segretario Alfano il proprio mandato, come condizione essenziale di un profondo rinnovamento". La Lega, ha detto il parlamentare da sempre molto vicino a Berlusconi, "rimane un nostro interlocutore essenziale"

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