sabato 8 maggio 2010

CANCELLATO IL TRENO DEI PENDOLARI

Centinaia fermi a Bologna per l'eliminazione del diretto della sera
 "Ancora una volta il treno diretto della sera da Bologna verso il ravennate ha subito l'inefficienza di Trenitalia". Sbotta Luigi Rambelli di Legambiente Turismo. E con lui decine e decine di pendolari, rimasti ancora una volta a piedi, in attesa inutile di un treno che non è mai partito. Inutile, ieri sera, sperare nel treno più comodo per il rientro dei ravennati. Il regionale 115661 dopo qualche minuto di attesa, è stato, infatti, cancellato. Nessun rientro prima di cena per i castellani, dove il treno sarebbe dovuto arrivare alle 18 .20; né per i lughesi – arrivo previsto alle 18 .33 - o i ravennati - arrivo alle 18 .55. Il treno bandiera dei pendolari romagnoli, anche ieri sera è stato atteso inutilmente a Bologna dalle centinaia di pendolari diretti verso l'altoparlante della stazione censo il ravennate. La cancellazione tra le di Bologna alle 17,58 con un del treno - previsto in partenza all’invito ai viaggiatori a servirsi di le 17,56 - è stata annunciata dal- un altro convoglio . "I pendolari di Il treno in partenza da Bologna alle 17.56 è stato cancellato alle 17 .58 due treni - tuona Rambelli – sono quindi stati caricati alla stregua di sardine su un unico treno. E le ragioni addotte sono le solite e non Legambiente: speriamo non siano le prove; • reali della soppressione e attiva meglio precisate difficoltà nella preparazione del treno". Evidentemente- ironizza il presidente di Legambiente Turismo – Trenitalia non scarseggia soltanto di materiale ferroviario ma anche di capacità di informazione se qualche minuto prima il tabellone indicava un ritardo contenuto nei 5 minuti . "Ironia della sorte - ricorda ancora Rambelli - gran parte dei viaggiatori nell'attesa al binario stava commentando proprio la concessione agli abbonati di un bonus per il risarcimento dei disservizi nell'anno scorso".Ma nel frattempo si fa strada fra i viaggiatori l'opinione che siano in corso prove generali per la soppressione definitiva del treno "bandiera" dei pendolari ravennati.

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