lunedì 31 maggio 2010

LE MISURE ECONOMICHE CONVICONO GLI ITALIANI

AVANTI PRESIDENTE BERLUSCONI!
Il sondaggio curato dall’Ispo di Renato Mannheimer, pubblicato ieri dal Corriere della Sera, dimostra, ancora una volta, la maturità degli italiani che, nella misura del 69%, approvano la manovra economica, ritenendola molto o abbastanza necessaria. Solo il 28% la giudica poco o per nulla necessaria. C’è un altro dato interessante, che conferma sia la valutazione generale di Silvio Berlusconi sia la soluzione tecnica adottata dal Giulio Tremonti: il 61% degli intervistati ritiene che sia opportuno ridurre i finanziamenti per i servizi sociali pur di non aumentare le tasse. La preoccupazione del Premier di "non mettere le mani nelle tasche dei cittadini" è quindi largamente condivisa e questo significa anche un’altra cosa: gli italiani continuano a giudicare negativamente le prestazioni della Pubblica Amministrazione e preferiscono spendere in modo autonomo. La crisi greca è stata seguita dal 71% degli intervistati, che si sono dichiarati preoccupati per i loro risparmi, condividendo implicitamente la linea seguita dal governo fin dall’inizio della crisi finanziaria: garantire i risparmi. Il livello disapprovazione della manovra, rileva Mannheimer, cresce con il crescere del titolo di studio. Nel centrodestra, il consenso raggiunge l’80%, ma nel centrosinistra esso arriva comunque al 65%. Ci sono differenze di valutazione nei singoli provvedimenti, ma la misura prevista per accrescere la tracciabilità dei pagamenti è quella più apprezzata. Seguono la riduzione dei costi della politica e i tagli agli stipendi pubblici sono i 90 mila euro. Prevedibilmente poco apprezzati gli aumenti delle tariffe autostradali. La maggioranza è largamente compatta nel respingere ipotesi di aumenti della pressione fiscale. La traduzione di questi dati in consenso elettorale è stata effettuata da Euriomedia Research di Alessandra Ghisleri, secondo la quale la somma delle intenzioni di voto per il Pd, l’Idv e le altre formazioni di sinistra non raggiunge il 40%, per cui la maggioranza è intorno al 53%. Sebbene la fiducia nel Governo sia un po’ calata, quella nei confronti di Silvio Berlusconi supera il 60%.
Ma, secondo un sondaggio Swg, dopo l’approvazione della manovra, la fiducia degli elettori di centrodestra nel governo resta invariata. Confermati i giudizi positivi sui singoli punti della manovra rilevati da altri sondaggisti: in testa, infatti, risultano i provvedimenti a favore della tracciabilità dei pagamenti.

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