mercoledì 19 maggio 2010

TAGLIO DELLE SPESE

AVANTI PRESIDENTE BERLUSCONI COME CHIEDONO I SUOI ELETTORI.
Il dato di fondo è l’eccesso di Stato dagli anni 70. A distanza di anni possiamo toccare con mano il risultato finale di quella impostazione. Il moltiplicarsi dei livelli di decisione - dai municipi  alo Stato centrale “passando per i Comuni, Province, Comunità montane, Regioni e Authority e via dicendo - come, in un gioco di specchi ha reso tutto enormemente costoso. E non solo per le spese vive che quella complessa organizzazione ha comportato. Ma per la paralisi indotta dal sovrapporsi di competenze e funzioni. Un potere di veto assoluto che ha fatto lievitare le spese e ritardato all’infinito la modernizzazione del Paese. Mentre l’estero si organizzava su basi completamente diverse: taglio dei costi, razionalizzazione delle strutture produttive, semplificazione e così via. Ma servono realmente, in Italia 1.000 parlamentari, 1.616 consiglieri regionali e quasi 4.000 consiglieri provinciali, più di 200.000 consiglieri comunali, per non parlare delle 170 comunità montane, dei 20 municipi romani, dei 10 milanesi e così via. Un esercito che trascina con sé una sussistenza fatta di migliaia e migliaia di dipendenti: dirigenti, autisti, faccendieri e così via.
Quando si parla di costo della politica è a questo che si deve pensare, altro che devolvere una mensilità di qualche parlamentare bendisposto verso l’obolo o il ridicolo taglio del 5% dello stipendio. Il grande sviluppo tecnologico in questi ultimi anni ha esteso i confini della conoscenza e del controllo in tempo reale.
Ha creato strutture a rete fin troppo pervasive. Il privato ne ha catturato le potenzialità, adeguando le strutture organizzative. Ha sostituito i grandi santuari della produzione con dei network flessibili e in grado di rispondere ai rapidi mutamenti del mercato. Semplice traduzione, in termini economici, delle esigenze dei cittadini. Solo gli istituti della democrazia – sempre più presunta e meno effettiva – sono rimasti immobili: cristallizzati nel tempo che fu. Dovremmo disboscare, razionalizzare, introdurre la logica dei “costi/benefici”. Altrimenti tutto sarà inutile.
Coraggio Presidente Berlusconi lo chiede chi l’ha votato!

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