E’ COSTATA UN BOTTO E NESSUNO LO AGGIORNA.
L'unica informazione sullo schermo è scaduta da 10 giorni. Lo hanno comprato per fornire informazioni di prima mano agli automobilisti . E avrebbero intenzione di acquistarne anche altri. Per il momento c'è solo quel maxischermo da 12mila euro (Iva esclusa) piazzato alle porte di Lugo, sulla Quarantola, poco prima della rotonda del Divino Caffè. Alta tecnologia a costo pubblico - la spesa è stata divisa tra il Comune di Lugo e la Regione Emilia Romagna, che ha finanziato un progetto "sicurezza". Eppure, il maxischermo inaugurato appena a metà aprile, è già tremendamente vecchio. Ancora ieri mattina, a parte il santo del giorno - corretto - i pixel luminosi ci ricordavano che in piazza Garibaldi c'è il luna Park, dal 16 al 26. Di maggio? No, di aprile. A chi tiene in gestione il mirabolante congegno, deve essere sfuggito che di giostre sotto la Rocca non ce ne sono più da dieci giorni. Eppure, l'unica scritta che il maxischermo ci regala è questa: l'unica informazione così preziosa da giustificare la spesa in tempi di vacche magre, è passata di valore da giorni e giorni. Vuol forse dire che il Comune ha aperto le sue casse, tirandone fuori la bellezza di 12mila euro (Iva esclusa) solo per darci un'esatta informazione da almanacco: data, ora, la temperatura e il santo del giorno? Ma davvero c'era bisogno di spendere 12 mila euro (Iva esclusa) dei soldi dei contribuenti per ricordare l'ora agli automobilisti che al mattino stanno arrivando in ufficio, magari con qualche minuto di ritardo?
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