mercoledì 05 maggio 2010
In riferimento alle parole del consigliere provinciale Pdl Vincenzo Galassini, il Comitato Acqua Pubblica Faenza e Comprensorio ribadisce la sua totale estraneità a logiche partitiche che lo possono identificare come di una o dell'altra parte politica. Il comitato Acqua Pubblica è promosso da associazioni, enti e singoli cittadini dei più vari orientamenti politici, culturali e religiosi. Gli esponenti dei partiti eventualmente presenti ai banchetti si prestano come Autenticatori nelle prerogative del loro ruolo istituzionale. Il Comitato Acqua Pubblica denuncia inoltre che il "decreto Ronchi" sia l'ultimo tassello di una serie di interventi legislativi (anche di centrosinistra) volti a privatizzare la gestione dell'acqua. "Invitiamo il consigliere provinciale Galassini ad un confronto su tali tematiche e fin da ora chiediamo il suo contributo istituzionale nella veste di autenticatore delle firme per i quesiti referendari che aprono la strada alla ripubblicizzazione dell'acqua" concludono dal Comitato.
I COMMENTI DEI CITTADINI
Chi sta raccogliendo le firme, sia a livello locale che nazionale, non è la sinistra ma un comitato formato da liberi cittadini e associazioni. Quindi tutto quello letto sopra è nullo. VERGOGNA. La politica a quanto pare sta già pensando a strumentalizzare la cosa per conto suo. Se volgiamo strumentalizzare anche questo allora siamo proprio alla frutta! 04/05/2010 - inviato da: Francesco
Un comitato che, vedi caso, è formato, appoggiato e strumentalizzato da tutti i partiti di sinistra... ma che strano! Tutto vero quanto fa osservare Galassini: fra l'altro l'Hera agisce da sempre in regime di monopolio... ma qui in Emilia Romagna, succursale della Bulgaria, va bene tutto, purchè sia approvato dal Soviet. 04/05/2010 - inviato da: Giovanni
Domanda per Giovanni e Galassini: dove sta la strumentalizzazione della sinistra nella raccolta delle firme? Lo volete capire che nella raccolta delle firme non c'è solo gente di sinistra???? C'è anche gente che vota PDL e Lega. L'acqua è un bene primario e va gestito in maniera pubblica. Il libero mercato lasciamolo ad altri campi per favore. Questi quesiti sono l'occasione anche per sterilizzare il monopolio di certe aziende a partecipazione pubblica. Sfruttiamo questa occasione e battiamoci per avere una rete più efficiente ma di proprietà pubblica. 04/05/2010 - inviato da: Gabriele
Non è questione di dire che l'acqua non si vende. L'acqua è già in vendita, lo è sempre stata in effetti anche quando era gestita dal servizio acquedotto dei comuni, ma a trarne beneficio attualmente in regime di monopolio sicuramente è solo HERA, che a quanto mi risulta è tendente un pò più a SINISTRA e come tutti i sinistri non vuol mollare i privilegi conquistati. Sette anni di gestione in regime di monopolio effettivamente migliorando il servizio e organizzandolo in maniera più efficente per quello che riguarda la distribuzione e la gestione, NON hanno portato ad un relativo abbassamento dei costo del servizio a vantaggio degli utenti, ma hanno prodotto utili che LORO gestiscono in settori che non centrano niente con i servizi al cittadino. Ben vengano nuovi gestori anche in questo settore. Un pò di sana concorrenza non può fare che bene. 04/05/2010 - inviato da: G Luca
Diamo la gestione dell'acqua a Scajola e cosi pagheremo molto meno la bolletta!!!
04/05/2010 - inviato da: paolo
Caro Giovanni io sono uno dei tanti firmatari della raccolta firme. Formato, appoggiato e strumentalizzato...(delirium tremens) Dipende a che gioco si vuole giocare. Chi raccoglie le firme non centra con la sinistra, ed il comitato con i fondatori è una cosa, chi sta di supporto è un'altra, che nulla ha a che fare con il vero e proprio comitato. Se dei politici vogliono affiancarsi a questa lista di appoggio non ci vedo nessun male, sono liberi di farlo tutti. Anche te con il tuo partito potete essere in appoggio, ma in seconda fila. Questo è quanto. Puoi ostinarti a sostenere il contrario, ma non fai bella figura. La voglia di voler travisare un movimento così, fa ben capire il tasso di obiettività che esprimi. Riguardo alla regione bulgara, o ai silenzi passati riguardo il monopolio Hera, come darti torto, sono con te, questa sinistra non è certo più limpida di questa destra...ma cosa centra riguardo la raccolta firme e la strumentalizzazione che vuoi assolutamente compiere? 05/05/2010 - inviato da: Pietro
Sono d'accordo con la necessità di maggior trasparenza nell'affidare il servizio di distribuzione dell'acqua. Mi sembra evidente, inoltre, che in molte parti d'Italia vi sia un gran bisogno di maggior efficienza nella distribuzione. Maggior efficienza che ben difficilmente sarà ottenuta da un servizio pubblico. La proposta di legge mi sembra un ottimo compromesso. 05/05/2010 - inviato da: Federico
Leggo: "Maggior efficienza che ben difficilmente sarà ottenuta da un servizio pubblico."
CON CHE PROVE DICI QUESTO? Inoltre la trasparenza non si trova affidando la gestione ad un privato che vuole ottimizzare il suo guadagno...è da illusi. Tu con l'acqua ci vivi e loro ci fanno i soldi...i conti non possono tornare! L'economia insegna che l'investimento pubblico è fatto per ricercare il beneficio pubblico, mentre un investimento privato è volto solamente all'ottimizzazione di un profitto. Sarà sbagliata anche l'economia? E allora diciamo pure che all'estero dove sono tornati indietro a favore della gestione pubblica, e i comuni che hanno rivisto le convenzioni anche in Italia, sono tutti degli incapaci, senza buon senso. Quelli invece che si stanno facendo strozzare per non avere nemmeno un servizio invece sono dei barili d'intelletto. Va bene tirare l'acqua al proprio mulino, destra sinistra, giochi stupidi che mi deprimono, ma in primis si deve ragionare per trovare una soluzione e non punzecchiarsi per non concludere niente. L'Italia è a pezzi pure per questo...
BASTA! 05/05/2010 - inviato da: Castelli
CON CHE PROVE DICI QUESTO? Inoltre la trasparenza non si trova affidando la gestione ad un privato che vuole ottimizzare il suo guadagno...è da illusi. Tu con l'acqua ci vivi e loro ci fanno i soldi...i conti non possono tornare! L'economia insegna che l'investimento pubblico è fatto per ricercare il beneficio pubblico, mentre un investimento privato è volto solamente all'ottimizzazione di un profitto. Sarà sbagliata anche l'economia? E allora diciamo pure che all'estero dove sono tornati indietro a favore della gestione pubblica, e i comuni che hanno rivisto le convenzioni anche in Italia, sono tutti degli incapaci, senza buon senso. Quelli invece che si stanno facendo strozzare per non avere nemmeno un servizio invece sono dei barili d'intelletto. Va bene tirare l'acqua al proprio mulino, destra sinistra, giochi stupidi che mi deprimono, ma in primis si deve ragionare per trovare una soluzione e non punzecchiarsi per non concludere niente. L'Italia è a pezzi pure per questo...
BASTA! 05/05/2010 - inviato da: Castelli
Diamo la gestione dell'acqua a Marrazzo e a Pera, alla Santanchè e alla Carlucci, mettiamo nel consiglio di amministrazione il figlio di Bossi a fare i Conti e alle pubbliche relazioni Mastella. L'ottimo Capezzone problemi non ne ha, dove lo metti sta e facciamo un bell'ufficio stampa, con qualche giornalista Coreano, forse più obiettivo, e portiamo avanti questa battaglia per la privatizzazione, che tanto chi c'ha i soldi l'acqua a casa gli arriva uguale! 05/05/2010 - inviato da: Francesco
E' triste leggere le dichiarazioni di Galassini. Prima cosa: IL COMITATO DI FAENZA E COMPRENSORIO E' APARTITICO. Galassini questo lo sa, ma staso cercando di fare confusione. SI VERGOGNI!! LIBERALIZZARE=PRIVATIZZARE Questo è ciò che sta avvenendo: con la scusa che si voglia liberalizzare mettendo tutto a gara pubblica si rischia di PRIVATIZZARE perché chi ha la liquidità per comprare non è certo un comune ma molto più facile una MULTINAZIONALE. Non è detto che sia Hera a vincere la gara, potrebbe anche essere una multinazionale tedesca. Come è concepita la legge potrebbe accadere di tutto! 05/05/2010 - inviato da: Gianluca
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