lunedì 31 maggio 2010

QUANDO SI DICE DI PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE. LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL’EMILIA-ROMAGNA CI COSTA 1,3 MILIONI DI EURO

Guadagnare senza fare niente è il sogno di molti e la realtà di pochi: precisamente dei neo eletti consiglieri della Regione Emilia Romagna. In due mesi, dal giorno delle elezioni a quello dell’insediamento della nuova assemblea legislativa, sono stati spesi 1,3 milioni di euro. Spesi per una riunione di un’ora in aula.  A fare i conti è Galeazzo Bignami, consigliere regionale del Pdl. La cifra si ricava facilmente: dal 29 marzo al 9 maggio, data dell’insediamento dell’assemblea, non si è letteralmente fatto niente. E per quel niente sono stati tutti pagati: i consiglieri uscenti e quelli eletti. Sempre secondo le stime di Bignami un consigliere regionale costa 13mila euro lordi al mese: moltiplicando 13mila per 50, il numero dei consiglieri, si arriva a 650mila. I mesi in questione sono due e si arriva a 1milione e 300mila euro. Il fatto curioso è che non c’è niente di irregolare: le norme che regolano il passaggio da una assemblea all’altra sono tutte rispettate. È la lentezza che fa lievitare i costi. I primi a indignarsi per lo spreco sono stati i consiglieri Giovanni Favia e Andrea Defranceschi del Movimento 5 stelle, che in una nota hanno invitato i consiglieri inoperosi a restituire lo stipendio o devolverlo a qualche iniziativa benefica.

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