Si parte con il Comune: potrebbero arrivare tagli allo stipendio del direttore generale Carlo Boattini che percepisce uno stipendio annuo lordo di 140mila euro (in questo come nei dati seguenti viene indicata la cifra lorda, che comprende anche retribuzioni di risultato e anzianità, in attesa che il ministro Tremonti detti le linee guida della ‘manovra’). Si passa poi a Carlo Neri, segretario generale: il suo stipendio di quasi 119mila euro troverà la scure del governo. Sul filo del rasoio Claudio Bondi, dirigente del servizio edilizia: 90mila euro annui lordi; Alberto Mutti, del servizio progettazione urbanistica evita il taglio per un soffio, Non così Walter Ricci, Capo Area Infrastrutture Civili, che supera i 103mila euro. Ben lontano Stefano Rossi, comandante della Municipale, che si ferma a quota 78mila. Se la ‘manovra’ andrà a raccogliere frutti in Provincia il direttore generale Domenico Randi vedrà decurtato del 10 per cento il suo stipendio annuale di 133.156 euro lordi.
Tagli per Arrigo Antonellini, dirigente del settore Ambiente e Territorio che ne guadagna 96.619. Per poco è esente Andrea Morandi, dirigente in staff con i suoi 89.505euro annui. Alberto Rebucci, dirigente Settore Attività Produttive e Politiche Comunitarie rientrerà nella decurtazione del 5 per cento con 95.328 euro annui, come Claudio Savini, dirigente settore lavori pubblici che arriva all’anno a 100.012 euro. Poco meno Antonio Venturi,dirigente del settore politiche agricole con 95.523 euro.
Negli altri comuni della provincia non si risparmieranno tagli: Anna Boschi, segretario comunale di Cotignola dovrà fare i conti con i suoi 117.533 euro, Angela Grattoni, segretario comunale di Bagnacavallo e Russi con 103.134. Marco Mordenti, segretario comunale di Lugo, Fusignano e Unione si ‘salva’ dsal meno 10 per cento per poco: percepisce annualmente 125.594 euro lordi. Valeria Villa, segretario comunale di Conselice e Sant’Agata rientrerà nel taglio del 5 per cento con 108.648 euro, così come Enrica Bedeschi Direttore, generale Comune di Lugo (93.954 euro). Supera i centomila ma non abbastanza per il taglio del 10 per cento Francesco Raphael Frieri, direttore generale Unione dei comuni (115.000 euro), così Daniele Garelli Direttore generale Comune di Bagnacavallo (107.250 euro). A Faenza si parlerà probabilmente di tagli per Deanna Bellini del settore legale (110mila euro annui). A Cervia Margherita Campidelli, segretario generale con 96mila euro. Ed ora i manager delle società partecipate: Filippo Brandolini che percepiva un’indennità di presidente di Hera Ravenna di 100mila euro è sotto la scure dei tagli. All’Autorità portuale: i tagli dovrebbero arrivare per il presidente Giuseppe Parrello che percepisce 340mila euro lordi l’anno e Guido Ceroni, direttore operativo: 209mila euro lordi annui. Si sale con gli stipendi e con i probabili tagli anche all’Ausl: per il direttore generale Tiziano Carradori si parla di 177mila euro annui e di poco più di 140mila per Savino Iacoviello. Resto del Carlino Cronaca di Ravenna
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